Piazza Duomo chiusa il primo sabato del mese di agosto a chi non aveva il biglietto. Piazza Duomo, la piazza cittadina acese che ha ospitato, sabato 8 agosto, lo spettacolo della showgirl siciliana Teresa Mannino “Sono nata il ventitré”, ha visto, per l’occasione, innalzarsi una sottile parete bianca che ha fatto da separé tra la piazza acese fino all’entrata della chiesa di San Pietro (permettendo così l’accesso alla chiesa) e la “sala” in cui la sera si sarebbe svolto lo spettacolo.
Già dal mattino, compaiono sui social le lamentele di chi critica la scelta fatta dall’Amministrazione, oltre a molti cittadini acesi, anche l’ex sindaco di Acireale, Nino Garozzo. C’è, tra i commenti, chi ha paragonato la chiusura di una parte della piazza alla parziale chiusura della Villa Belvedere, c’è chi ha richiamato la celebre scena del film “Cinema Paradiso” dove si urla “la piazza è mia” e chi la scena dello stesso film, dove a chi chiedeva di pagare il biglietto per vedere una videoproiezione in piazza, i cittadini rispondevano con una pernacchia. L’ex sindaco Garozzo è intervenuto sulla questione con un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook, Fancity, che si occupa di raccogliere notizie riguardanti la città acese.
Nel messaggio l’ex sindaco vede la chiusura di parte del Duomo come una sgradevole espropriazione del territorio pubblico, e si mostra contrariato al pagamento di spettacoli che “qualora non coprissero le spese, della differenza dovrà farsi carico il Comune attraverso la Fondazione Bellini” e sottolinea che “in sostanza, con l’ingegnoso sistema, se va bene prende tutto l’organizzazione, se va male pagano i cittadini”. Ovviamente non sono mancate le risposte alle critiche da parte dell’attuale sindaco, Roberto Barbagallo, e dell’onorevole Nicola D’Agostino. A detta del sindaco Barbagallo, lo spettacolo non è costato nulla al Comune ed il suolo pubblico della piazza barocca sarebbe stato pagato dall’organizzazione che si è fatta carico di tutte le spese. Questo evento, agli occhi del sindaco, si presenta come un’occasione per ospitare artisti di un certo livello in una città priva di un’arena come quella di Zafferana, e allo stesso tempo permette a molta gente non solo di godere della vista del centro storico, ma dà occasione al pubblico venuto per guardare lo spettacolo di degustare i prodotti tipici del territorio. Barbagallo, oltre a sperare che dalla serata si ricavi “una parte di utile che vada in beneficenza”, ha infine invitato i critici tutti ad “aprirci a nuovi modi di organizzare soprattutto in tempi in cui le risorse scarseggiano”. A sottolineare la tematica della questione economica anche l’onorevole D’Agostino che scrive sui social: “Occorre abituarsi al fatto che grandi eventi gratis non si potranno avere più con facilità, organizzarsi per eventi con la formula a pagamento sarà necessario. Un piccolo sacrificio si richiede mantenendo, in qualche occasione e per poche ore, una parte della piazza chiusa nel tentativo di dare un respiro nuovo, più moderno a questa città”.
Ileana Bella