Una manifestazione, ieri pomeriggio, domenica 12 aprile, è stata effettuata da un gruppo di cittadini davanti alla Villa Belvedere di Acireale. Quale lo scopo? Far firmare una petizione per far riaprire tutto il polmone verde della città.
La manifestazione, annunciata attraverso le vie di Facebook , si è deciso di tenerla «dopo 366 giorni dal giorno dell’inaugurazione dello scorso anno per rispetto di un giovane politico che un anno fa moriva impiccato e nello stesso giorno si era svolta ugualmente la cerimonia d’inaugurazione della villa» ha detto uno degli organizzatori della iniziativa; tra i quali c’era Biagio Fichera, artista e attivista acese. Ieri pomeriggio hanno partecipato, a quella che è stata definita “assemblea popolare”, anche alcuni politici, come il vice sindaco assessore ai Lavori pubblici Nando Ardita, il deputato regionale Angela Foti e Biagio Spoto per il Pd.
L’unico Parco della città è stato ristrutturato e riconsegnato alla città un anno fa e oggi queste sembrano essere le condizioni in cui versano alcune strutture e piante: «Cadono di tanto in tanto alcuni rami dagli alberi, ci sono alberi privi di linfa, nell’ex Angolo di Paradiso (dove sono stati spesi oltre milioni di euro) la pavimentazione esterna si è staccata di 10 centimetri alla base del fabbricato, lesionando di conseguenza la pavimentazione esterna di ben 7 metri», ha dichiarato Biagio Fichera.
Intervenuto all’assemblea Nando Ardita, che ha detto, tra l’altro: «Dall’aprile dell’anno scorso ad oggi non c’è stato un collaudo. Gli eventi di agosto, con la caduta dei lecci, ci hanno costretto a delimitare la zona con delle transenne in quanto il pericolo incombe in qualsiasi momento e per questa instabilità abbiamo permesso la fruibilità del passeggio che porta al balcone, uno dei più belli di Europa». Un attimo di pausa. Passano dei turisti francesi, «una volta che ci sono i turisti facciamoli passare», ha detto scherzando Ardita, visto che il “raduno” ne ingombrava il passaggio; gli acesi presenti, però, hanno invitato i francesi a visitare “quel che resta della Villa Belvedere”.
«Abbiamo a suo tempo formato una Commissione di verifica dei lavori – ha ripreso Ardita – con tecnici, avvocati, agronomi e architetti che hanno redatto una relazione: 15 alberi sono da abbattere e abbiamo già avuto il consenso dei sovraintendenti e cadranno giù tra 3 o 4 giorni, ma questo non basta per dire che si può riaprire la villa. Ci sono altri 25 alberi che hanno bisogno di verifiche specifiche, ed inoltre la recente relazione evidenzia la presenza di altri problemi. Impianti di illuminazione, pavimentazione, ringhiere, la statua di Aci e Galatea: sono tanti i problemi da risolvere. Stiamo predisponendo una lettera di contestazione alla ditta esecutrice dei lavori, lettera che partirà nel giro di qualche giorno». E speriamo che presto si possa por fine al lungo percorso di “ristrutturazione” della Villa Belvedere.
Ileana Bella