Acireale / Mons. Paolo Urso al Masci: “Educare ai valori del cristiano: libertà, verità, amore”

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 Mons. Paolo Urso, vescovo emerito della Diocesi di Ragusa,  ha incontrato ieri il MASCI, comunità scouts adulti, nella sede di Via Scinà, ad Acireale. L’incontro, organizzato dalla Magister Margaret Patanè, aveva per  tema: “Educare. A quali valori?”
 L’illustre relatore prospetta questa complessa problematica, secondo il profondo pensiero di Benedetto XVI:”I giovani portano una sete nel loro cuore”, intendendo relazionarsi con persone autorevoli, testimoni di una vita cristiana alla luce del Vangelo. “La nostra risposta è l’annuncio del Dio, amico dell’uomo, che in Gesù si è fatto prossimo a ciascuno”. Dettagliato e convincente il commento.

Fatta una rassegna di  educatori – Don Bosco; Gilbert Cesbron in “Cani perduti senza collare”; Giovanni Paolo II in “Lettera alle famiglie”-  il vescovo indica in Dio il grande educatore, che infonde amore per la libertà, offrendoci Gesù, nella sua rivisitazione di uomo libero, per imitarlo: l’uomo è chiamato a vivere nella verità, per la realizzazione della civiltà dell’amore, attraverso l’educare, il comunicare, il vigilare.
L’ affascinante romanzo “Storia di una gabbanella e del gatto che le insegnò a volare” di Sepulveda è metaforico: la libertà d’essere se stessi. L’uomo è chiamato ad essere libero, senza però alterare il significato di libertà, bensì scoprendo sempre più la testimonianza del servizio, mediante la carità.

L’educazione deve essere autorevole e mirare all’autoeducazione, senza lasciarsi condizionare e senza confondere la libertà, per sua natura impegnativa, con le sue falsificazioni, ovvero il libertinismo, il capriccio, il disimpegno. Ognuno deve cercare la propria strada. Libertà, verità, amore, il trio del cristiano.

 Paolo Urso con stile moderno, nella conclusione, attinge al quotidiano “La Repubblica” del 16-6- 2011: Gustavo Zagrebelsky, “Antropologia del conformismo che fugge dalla libertà”, per identificare i nemici della libertà: il conformista  si rifugia nell’apparenza; l’opportunista mira alla carriera; il gretto è dominato dall’egoismo; il debole sacrifica la libertà alla sicurezza. Segue un vivace dibattito, che contribuisce a chiarire le idee.

                        Anna Bella

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