“Perché Il Cinema di Papa Francesco? Perché Papa Francesco nei suoi insegnamenti, nei documenti pontifici cita il cinema, lo considera una catechesi di umanità”. Così mons. Dario Edoardo Viganò ha aperto l’incontro alla storica Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale (sul nostro canale YouTube, l’intervento integrale di Viganò).
L’attenzione di Francesco per i media – riporta una nota stampa – ha consentito alla Chiesa di aprire nuovi canali di comunicazione e svecchiarsi. Il Cinema è uno dei suoi strumenti preferiti, una passione personale. Mons Dario Edoardo Viganò, legato da una profonda amicizia con Papa Francesco, è presidente della Fondazione MAC – Memorie Audiovisive del Cattolicesimo, voluta dal papa e costituita nel 2023 per il recupero, la preservazione e la valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo e di quello documentale ad esso collegato, relativo al cattolicesimo.
Monsignor Viganò racconta il “Cinema di Papa Francesco”
“La cultura è ormai trasversale, contigua, pop ed elitaria e il cinema è strumento di aggregazione. Il Papa ha raccontato di aver fatto delle catechesi con un film, ha fatto riferimento alla scena del Pranzo di Babette in un documento pontificio. Fa tesoro dell’esperienza neorealista che riesce a raccontare gli “ultimi” e i “dimenticati” citando La Strada. E arriva al punto di essere protagonista/attore diretto da Wim Wenders nel film Papa Francesco Un uomo di parola. Lo sguardo del Papa è stato costruito per lo spettatore in sala”, ha ricordato Viganò.
L’incontro è stato introdotto da Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio: “Papa Francesco ha una nuova consapevolezza del mezzo cinematografico e dà l’imput alla Fondazione MAC e al gran lavoro di ricostruzione di immagini e pellicole che ha già prodotto risultati importanti”.
Il “Cinema di Papa Francesco:mons.Raspanti conclude
la relazione di monsignor Viganò
Ad accogliere gli intervenuti il presidente dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, Michelangelo Patanè e il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo. A concludere la relazione di Viganò è stato il vescovo di Acireale Antonino Raspanti: “Francesco ci educa al nuovo sguardo, vorrebbe che tutti lo acquisissimo e lo fa guardandoci lui stesso negli occhi perché è maestro, educatore, Papa”.
Il “Cinema di Papa Francesco” è inserito nel programma Marzo – Il mese della cultura. Questo è un contenitore di eventi: letteratura, approfondimenti, attualità, arte, musica e danza. E’ organizzato dalla Città di Acireale, in sinergia con l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, la Diocesi, le associazioni e i club service cittadini e con il sostegno della Regione Siciliana. Il Mese della Cultura fa parte del programma annuale Acireale E2024.