Per la ricorrenza della grande festa del Corpus Domini, nella Cappella del Santissimo Sacramento della Cattedrale Maria SS. Annunziata di Acireale, è stata realizzata una magnifica ‘coriandolata’. L’iniziativa è stata realizzata ad opera di Dario Liotta e della sua Associazione col placet del parroco, don Mario Fresta.
Il titolo ”Noi siamo i tempi”; in alto il rosso Cuore di Gesù con il fiocco nero, per ricordare le vittime del coronavirus. E’ tempo d’implorare da Dio il suo aiuto contro la pandemia. Tutto il mondo è unito in tale preghiera.
L’artista Dario Liotta è presidente dell’Associazione culturale “Coriandolata” di Acireale, sorta in gennaio 2017, con l’intento specifico di promuovere delle opere d’arte. Per realizzarle, è necessario servirsi di materiali da secoli diffusi e apprezzati ad Acireale e nel suo territorio. Si tratterebbe di coriandoli monocromatici e sabbia vulcanica nera, caratteristica del vulcano più alto d’Europa, il nostro maestoso Etna, che fa da sfondo ad ogni incantevole paesaggio di Catania e dei centri urbani e rurali della provincia.
Corpus Domini / Cosa rappresenta la coriandolata organizzata ad Acireale?
Al centro della ‘coriandolata’, il Corpo di Cristo. In alto, a sinistra il Cuore di Gesù e la scritta “Ama ed egli si avvicinerà”. A destra, un’altra scritta, molto bella: “Ama ed egli abiterà in Te”. A caratteri cubitali, la scritta “Corpus Domini”, attorniata da schizzi di coriandoli di otto colori. Questi stanno ad indicare le diversità che caratterizzano i vari popoli. Il gioco dei colori, con le scritte di profondo significato, che in armonia risaltano sul solenne nero dell’elemento di vita della sabbia vulcanica. Tutto ciò attrae lo sguardo del visitatore e lo fa meditare sul riposto senso di questa “coriandolata”, dove predomina il rosso, il fuoco d’amore.
Corpus Domini / La sabbia vulcanica utilizzata nella coriandolata ad Acireale per rendere omaggio
La sabbia rappresenta la stupenda terra dell’Etna, dove vivono molte migliaia di abitanti. Fertile è il terreno, coltivato in giardini di agrumi, limoni, aranci e mandarini. Rigogliosi sono i vigneti e gli alberi da frutto gustosissimo. Le opere artistiche vengono dunque realizzate su supporti, che vanno dal cartaceo sul selciato stradale; variabili sono le loro dimensioni. Attraverso la sabbia vulcanica si esaltano perciò i colori dei coriandoli acesi, che accuratamente vengono adagiati sul supporto da artisti, definiti “posatori”, divisi in piccoli gruppi.
Corpus Domini / Coriandolata di Acireale, inno di ringraziamento
Data la tecnica unica, il 7 luglio 2007, la “Coriandolata” viene inserita come membro aspirante nella “Comisiòn Gestora International de Entidades de Alfombristas de Arte Efimero”, con sede a Barcellona, in Spagna. Esso organizza periodicamente congressi mondiali allo scopo di incrementare lo scambio culturale, ovvero le tecniche eterogenee. Di recente poi, l’Associazione ha partecipato a varie mostre in Europa, tra cui a Parigi, dove ha ricevuto un riconoscimento per i suoi pregi artistici. L’attuale “ coriandolata”, che rimarrà in mostra per l’estate, è un artistico inno di ringraziamento a Cristo Gesù, Signore della Vita. Nella festa del Corpus Domini, risplende questa verità che dona felicità e benessere non solo agli abitanti e ai turisti, ma anche ai migranti.
Corpus Domini / Risposte e interrogativi all’Associazione “Coriandolata” di Acireale
“La nostra arte compone opere costituite da coriandoli acesi monocromatici, caratteristica esclusiva della nostra città e la sabbia dell’Etna. Portiamo con noi i materiali ovunque. Una bella cosa è questa, ma in base alla distanza è problematica”.
“In Italia siamo stati in Sardegna, vicino Cagliari. In Città del Vaticano, abbiamo partecipato alla manifestazione in onore dei Santi Pietro e Paolo, “Infiorata storica di Roma” della durata di 48 ore. Abbiamo quindi realizzato come opera San Sebastiano, ritenuto stupendo e ammirato da moltissimi visitatori. A Noto, due volte abbiamo partecipato all’Infiorata. A Giarre, nel 2018, nella festa di Sant’Isidoro, abbiamo riprodotto la ceramica del Palazzo storico di Bonaventura. In Europa, siamo stati a Malta. Invece, in Spagna ad Elche de la Sierra nell’entroterra di Valencia. Infine, abbiamo visitato Parigi per una mostra”.
Acireale / L’origine del logo dell’Organizzazione “Coriandolata”
“Ad Acireale, la prima volta, nell’agosto 2016, in Piazza Duomo: il logo dello stemma araldico di Acireale, da cui usciva il nostro logo, cioè il rosone della Catterale, stilizzato. Nel dicembre dello stesso anno, abbiamo realizzato, nella chiesa dello Spirito Santo, la Natività di Gesù. Nel giugno 2017, “In pugna celeriter”, motto dei bersaglieri italiani.
“Abbiamo collaborato con la Pro loco di Roma, tramite la nostra Pro loco. Ad Acireale con la Fondazione ‘Città del Fanciullo’. Dal 2017 facciamo pertanto parte della Coordinazione Internazionale delle Arti effimere, con sede nella spagnola Barcellona. Purtroppo non abbiamo potuto recarci nelle Marche per via del Coronavirus.”
Anna Bella