Acireale / Bullismo: parte oggi il progetto comunale per le scuole secondarie su come affrontarlo

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Oggi, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo, l’Assessorato alla Pubblica Istruzione- Servizio di psicologia scolastica- di Acireale e l’Associazione Forense Acese hanno presentato ai referenti degli Istituti Comprensivi il progetto “Bullismo contro: come riconoscere e affrontare il bullismo scolastico”.
Il progetto, promosso dal consigliere comunale Mariella Bonanno – informa una nota del Comune – è rivolto alle scuole secondarie di I grado di Acireale, coinvolge gli studenti delle seconde classi, gli insegnanti e le famiglie. Sono intervenuti all’incontro l’assessore alla Pubblica Istruzione Adele D’Anna, la promotrice del progetto Mariella Bonanno, Donatella Busà e Alessandra Seminara del Servizio di Psicologia scolastico del Settore alla Pubblica Istruzione, Paola Magnano dell’Università Kore di Enna e Mario Tornatore del direttivo dell’AFA, che ha manifestato la piena condivisione del progetto.
«L’iniziativa parte dalla conoscenza del fenomeno, dobbiamo avere contezza di cosa accade nelle scuole del nostro territorio. E’ un’azione che deve avere una base scientifica, grazie al supporto della Kore, che nella prima fase del progetto somministrerà questionari alle seconde classi delle scuole medie e successivamente ci supporterà nella disposizione di un piano di azione, – ha spiegato l’assessore D’Anna-. E’ bene ricordare che il bullismo non il singolo atteggiamento prevaricatorio, che merita comunque attenzione, il bullismo è un evento strutturato in cui esiste un carnefice o un gruppo di carnefici che agisce ai danni di una vittima o di un gruppo di vittime. Come agire quando i carnefici sono comunque bambini? Bisogna creare un’alleanza per capire il fenomeno e aiutare le scuole a prevenirlo o contrastarlo».
«E’ un percorso di collaborazione finalizzato a supportare le nostre scuole, ma anche le famiglie. E’ importante sviluppare rapporti di empatia con i nostri figli e con gli alunni e comprendere cosa succede nella vittima e nel carnefice, che non va demonizzato, ma seguito adeguatamente, – ha detto Mariella Bonanno-. Gli insegnanti non devono rischiare di incorrere in una responsabilità omissiva, i genitori devono capire come agire e gli stessi bambini spesso assistono passivi agli atti prevaricatori».

 

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