Parte ad Acireale il progetto “Start up my City”. Lo scopo? Impedire la fuga di cervelli e dare l’opportunità ai giovani talentuosi di dar vita a nuove imprese nella loro terra.
Dopo il suggerimento dell’Unione Europea, i presidenti del Leo Club Maria Aurora Cristaudo e del Lions Club Rosario Faraci, si sono resi conto dell’importanza da attribuire ai giovani che vivono nel comprensorio delle Aci e dar loro la possibilità di crearsi un futuro rimanendo nella propria terra.
Questo programma di sensibilizzazione dei giovani dai 16 ai 30 anni, vedrà interventi da parte del Leo Club e del Lions Club nelle scuole superiori, negli ambienti giovanili delle consulte e delle associazioni, nei gruppi di impegno e di volontariato di Acireale, Aci Bonaccorsi, Acicatena, Aci Sant’Antonio, Viagrande, Valverde, Santa Venerina e Zafferana Etnea. In questo vasto territorio molti sono i giovani alle prese con i primi impegni lavorativi che trovano difficoltà d’impiego, molti i giovani ricchi di idee innovative che, per mancanza di fondi, non di capacità, sono costretti ad accontentarsi di lavori par-time, dividendo il loro tempo tra Università e la voglia di mettere in pratica, magari, gli studi affrontati o che stanno affrontando.
Ad intervenire durante la presentazione avvenuta al Palazzo del Turismo di Acireale, il sindaco Roberto Barbagallo, i presidenti del Leo Club Maria Aurora Cristaudo e del Lions Club Rosario Faraci, la presidente del distretto 108YB del Leo Club Sicilia Enrica Lo Medico e Giorgia Maria D’Allura, docente dell’Università di Catania. A seguire le testimonianze di alcuni startupper catanesi: Dario Distefano, Sergio Serafini, Daniele Pecoraro ed Anna Bonfiglio.
Questi incontri vogliono aprire nuove possibilità ai giovani, incentivandoli ad organizzarsi in team e partecipare ad un contest creativo di idee e progetti imprenditoriali che si terrà nel mese di marzo 2016. I migliori progetti verranno selezionati e ammessi ad alcune premialità in denaro oppure a menzioni speciali o riconoscimenti. “Il vasto territorio delle Aci presenta una caratteristica diversa rispetto alla media provinciale -ha detto nel suo intervento, Rosario Faraci – c’è un maggiore fermento imprenditoriale, ad esclusione di Acireale e di Santa Venerina. Nell’arco di dieci anni il territorio delle Aci ha visto un calo delle imprese attive”.
Il sindaco di Acireale, ha dichiarato: “Fare impresa, in un momento di flessione in tutta la regione è fondamentale e per questo attraverso l’iniziativa del Lions e del Leo Club sollecitiamo i giovani ad attivarsi a valutare anche questa prospettiva. Testimoni della positività del progetto “Start up my City” molti giovani che hanno avviato le loro start up, che ad oggi lavorano e hanno creato lavoro per tanti altri loro coetanei. Purtroppo gli enti non possono più garantire flussi di occupazione. Acireale avrà un suo incubatore, un luogo fisico, per sostenere i giovani che hanno idee e progetti e che vogliono trasformare le difficoltà in opportunità di lavoro e sviluppo del territorio”.
Ileana Bella