Riuscitissimo il pellegrinaggio realizzato dalla parrocchia “Maria SS.ma Annunziata” di Acireale in Umbria, terra di alta spiritualità. E’ stato un lungo pellegrinaggio, che ha lasciato nell’animo dei partecipanti qualcosa di speciale. Sono stati sei giorni intensi, vissuti nella dimensione del “viator”, per una cinquantina di fedeli, guidati dall’arciprete-parroco don Roberto Strano.
Ad Assisi, culla del francescanesimo, si respira un’atmosfera unica, che lascia ricordi indimenticabili: la basilica di Santa Maria degli Angeli, dove è stata celebrata l’eucaristia all’interno della “Porziuncola”; la basilica di Santa Chiara, con il miracoloso crocifisso di San Damiano; le basiliche (superiore e inferiore) di San Francesco, con la tomba del Serafico Padre e il meraviglioso ciclo di affreschi giotteschi; l’eremo di San Damiano con il salmodiare dei frati che recitano la preghiera del vespro.
Nel 750° anniversario del miracolo eucaristico, i pellegrini hanno avuto la possibilità di meditare sul mistero della Santa Eucaristia, visitando Orvieto e Bolsena: meraviglioso il Duomo orvietano, capolavoro assoluto dell’architettura gotica italiana; emozionante la chiesa del miracolo a Bolsena, con la cripta di Santa Cristina e l’altare dove accadde l’evento prodigioso nell’anno 1264.
A Cascia i fedeli acesi hanno idealmente ripercorso i passi di Santa Rita, pregando sulla tomba della Santa degli impossibili e celebrando l’Eucaristia nel famoso e moderno santuario insieme ad un altro gruppo di pellegrini siciliani.
Interessanti anche le passeggiate culturali realizzate nei centri storici di Perugia, Todi e Spello, dove il medioevo ha lasciato un patrimonio di arte e cultura conservato integro fino ad oggi e reso fruibile ai visitatori grazie a mezzi pubblici efficienti.
Sulla strada del ritorno in Sicilia si è fatto tappa al Santuario di Montevergine, celebre luogo di devozione mariana per i fedeli napoletani. Splendido il panorama che si godeva dal piazzale dell’antica abbazia benedettina, fondata da San Guglielmo da Vercelli. Nell’omelia il celebrante ha evidenziato come, salendo i tornanti che conducono oltre quota mille, si entra nella consapevolezza che occorre percorrere il nostro pellegrinaggio terreno sempre rivolti alla meta con perseveranza e senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà. La città di Avellino, infine, è stata una piacevole scoperta, per vivibilità e storia, nonostante il terremoto del 1980 ne abbia cancellato quasi del tutto i monumenti principali.
Dalla Porziuncola al Duomo di Avellino, due chiese entrambe dedicate alla Madre di Gesù. “Dall’Annunciazione all’Assunzione di Maria – ha ricordato don Roberto Strano – abbiamo idealmente ripercorso tutto il cammino di Maria nella sua esperienza terrena, quello stesso che siamo chiamati a percorrere anche noi, un cammino di autentico discepolato“.
“Maria ci aiuti ogni giorno a ripetere il nostro sì lungo questo nostro cammino terreno, preservandoci dal male ed educandoci al bene”.
Al termine di questa esperienza densa di contenuti – esperienza anche di comunione e fraternità – i fedeli hanno, quindi, fatto ritorno alle proprie case entusiasti per aver vissuto con grande intensità spirituale un pellegrinaggio che li rende sempre più consapevoli di dover essere, sull’esempio dei grandi Santi, gioiosi annunciatori di Cristo.
Guido Leonardi
A seguire una breve gallery delle località visitate: