Acireale / Per iniziativa dell’associazione Costarelli si torna a parlare del Parco delle Terme. Riaprirlo è difficile ma non impossibile, se si opera in sinergia

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L'ingresso, chiuso, del Parco delle Terme

L’associazione Costarelli si è fatta promotrice di una iniziativa molto importante, che coinvolge tutta la cittadinanza: la riapertura, dopo anni di abbandono e oblio, dello storico parco delle Terme di Acireale.
L’argomento è delicato e, a parte la struttura esterna, entrare in tutti i sensi tra i meandri delle Terme, con tutto il complesso di edifici ad esse connessi, non è facile. Aprire questo “vaso” chiuso da anni  con tutto quello che è successo non è cosa da poco.

Il tavolo dei relatori
Il tavolo dei relatori

Quanti ricordi legati a questo luogo – molte generazioni di sposi lo hanno usato come scenario del loro giorno più bello -, quanti concerti, momenti di spettacolo o semplicemente un momento di relax tra i suoi viali. Certo, vederlo nello stato in cui versa e pensare di non poter far nulla è molto triste.

Il dibattito che si è svolto nel salone dell’associazione Costarelli ha voluto mettere in evidenza la possibilità, almeno per il momento, della riapertura del parco, potendo usufruirne i cittadini per manifestazioni, incontri e anche momenti di svago, visto il luogo così bello e tranquillo.

L’incontro ha avuto inizio con il saluto del presidente dell’associazione avv. Mario Di Prima a cui ha fatto seguito un interessante excursus storico , con belle foto d’epoca, da parte del prof. Franco Calì, apprezzato storico della nostra Acireale. Moderatore il notaio Carlo Zimbone, vice presidente dell’associazione Costarelli, che ha introdotto e presentato il relatore della serata l’avvocato Gianfranco Todaro, commissario delle Terme di Acireale.

parco terme pubblico (512 x 384)corretIl numeroso e attento pubblico ha ascoltato con grande interesse le parole del commissario che ha illustrato l’iter già in atto per ottenere la riapertura della struttura, sperando in una futura rinascita che potrebbe portare anche ad una ripresa dell’economia acese che da anni versa in condizioni non felici.

La Regione siciliana, che è proprietaria delle Terme, dovrebbe attuare un piano di rilancio, tenendo conto delle priorità fondamentali, come la messa in sicurezza dei locali, il suo ripristino architettonico e il rilancio su scala nazionale. Iter lunghi che hanno suscitato molte domande dei presenti con vari interessanti interventi.

L’architetto Paola Pennisi, da sempre innamorata della sua Acireale, è intervenuta sottolineando che “le terme sono un patrimonio immenso per Acireale, la gente vuole crescere in questa città ed è giusto e fondamentale che se ne parli”.  L’architetto Pennisi si è fatta promotrice già svariate volte di incontri e dibattiti su questi difficili argomenti, mettendo in luce l’importanza di parlarne per non far cessare l’attenzione di chi in prima persona deve occuparsene.

L'ingresso, chiuso, del Parco delle Terme
L’ingresso, chiuso, del Parco delle Terme

Intervenuti all’incontro anche il vicesindaco Nando Ardita, in rappresentanza del primo cittadino, ing. Roberto Barbagallo, e il presidente del consiglio comunale Rosario Raneri. Entrambi hanno espresso il loro rammarico per quello che non si è ancora fatto, la disponibilità dell’amministrazione, per quello che le compete, ma allo stesso tempo la difficoltà del comune di Acireale di fornire supporti importanti, come la presenza di due unità di personale per l’apertura e chiusura del parco delle Terme e per la piccola e ordinaria manutenzione.

L’avvocato Gianfranco Todaro ha sottolineato più volte che la richiesta è già stata fatta al sindaco della città e quindi si aspetta una risposta in tal proposito, non dimenticando il lungo e laborioso iter che, come lo stesso commissario ha illustrato, si presenta complesso ma non impossibile.

La collaborazione della Regione, del comune e degli enti privati che potranno portare ad una soluzione della difficile situazione è da tutti auspicabile e la cittadinanza  spera che in un futuro, non tanto lontano, non solo il parco, ma tutto il complesso delle Terme acesi possa ritornare a nuovi splendori.

Gabriella Puleo

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