Acireale / Per la prima volta un presepe dei parrocchiani nella chiesa di S. Francesco di Paola riaperta al culto

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La bella chiesa di San Francesco di Paola, nel cuore della città di Acireale, ospita quest’ anno per la prima volta un presepe di egregia fattura, opera dei devoti del Santo e fedeli parrocchiani, rimasti sempre legati alla loro chiesa anche se da anni non viene aperta al pubblico e non si celebrano più funzioni, a parte la festa del 2 aprile , giorno dedicato al Santo.
Caratteristica dell’edificio è quella di essere costruito fra due strade e non confinante con nessun’ altra dimora. La sua costruzione risale al XVI secolo, ma il terremoto del 1693 la distrusse, ricostruita successivamente su progetto del’architetto acese Paolo Amico visse anni di splendore, grazie ai membri della confraternita dedicata al Santo e alle generose offerte dei fedeli tra cui la baronessa Scudieri e il notaio Girolamo Marano. San Francesco di Paola è patrono della Sicilia e della Calabria ed è il protettore dei pescatori e dei naviganti.
Per la prima volta nella chiesa è stato allestito un bel presepe grazie al gruppo di fedeli del santo che hanno acquistato tutto l’occorrente per l’allestimento. A far da corona al Bambinello, a Maria e al suo sposo e a tutti i pastori i frutti della nostra terra, arance, mandarini, limoni.
Il geometra Amore, dal 2008 custode della chiesa, ha annunciato la ripresa delle funzioni religiose giorno 2 di ogni mese ( tranne le domeniche), celebrante don Paolo Iurato, la Messa di Natale che sarà celebrata da don Mario Fresta il 24 dicembre alle ore 18 e l’apertura ogni pomeriggio, fino al 6 gennaio 2020 della chiesa per la visita del presepe dalle ore 17 alle ore 20.
I visitatori, oltre a poter lasciare delle libere offerte, potranno anche acquistare un biglietto al costo di 1 euro, e il possessore del biglietto estratto il 6 gennaio 2020 riceverà un Bambinello.
Il santo che nacque a Paola, in Calabria, il 27 marzo 1416, deve il suo nome a San Francesco d’Assisi visto che i suoi genitori, ormai in età avanzata, avevano perso le speranze di un figlio. Da bambino il Santo contrasse una grave infezione ad un occhio e i genitori rivolgendosi nuovamente a San Francesco fecero voto di far indossare il saio francescano al loro bambino in caso di guarigione. La malattia si risolse senza lasciare alcuna traccia. Da fanciullo, Francesco fu attratto dalla vita religiosa, vivendo per un anno nel convento francescano di San Marco Argentano. Seguirono anni di vita eremitica seguito da molti che lo riconobbero come guida spirituale.
Nel luogo scelto costruì una cappella e tre dormitori dando così vita all’Ordine dei Minimi. Morì novantunenne in Francia a Plessis-lez-Tours il 2 aprile 1507. Fu canonizzato appena 12 anni dopo la sua morte il 1° maggio 1519 sotto il pontificato di Leone X. Il 2 aprile, giorno della sua nascita in cielo, ricorre quasi sempre la Quaresima e per questo motivo il comune di Paola inizia i festeggiamenti in suo onore, che si protraggono per 4 giorni, il 1° maggio giorno della sua canonizzazione. Attualmente, parte delle sue reliquie  si trovano presso il  Santuario della sua città natale, meta di pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Gabriella Puleo