Acireale / Pino Aprile al ciclo E20: autonomia differenziata è un lurido furto

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Acireale Autonomia Differenziata

Lo scorso 22 marzo, nel ciclo dell’iniziativa E20 relativa al mese della cultura della Città di Acireale, si è tenuto nella sala Pinella Musmeci, un dibattito che ha visto il giornalista Pino Aprile argomentare sull’Autonomia differenziata. Un tema attuale, scottante e piuttosto controverso. La tenuta dell’Italia disegnata dalla Costituzione è a rischio?

Chi è Pino Aprile?

Giornalista e scrittore, già vice direttore e direttore di diverse testate giornalistiche, ha lavorato anche in televisione. E’ autore di diversi saggi e scrittore di libri in diversi paesi. La professione giornalistica lo ha portato ovunque nel mondo, facendogli incontrare i grandi del Novecento. Tra l’altro fu il primo a intervistare in carcere Alì Agca, l’attentatore di papa Giovanni Paolo Il. La riapertura della Questione Meridionale ed altri libri lo ha visto protagonista nel mercato editoriale, che sul tema ha visto susseguirsi peraltro centinaia di altri testi. In pochi anni, Pino Aprile ha incontrato centinaia di migliaia di studenti, tenuto migliaia di conferenze. Sono sorti comitati, associazioni, partiti che coinvolgono decine di migliaia di attivisti, in campi diversissimi: dalla revisione storica alla musica, dall’antimafia all’ambientalismo.

Acireale, ciclo E20 / Cos’è l’autonomia differenziata?

Il governo Meloni sta valutando il disegno di legge sull’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario, presentato da Roberto Calderoli. Si tratta di una nuova proposta su un tema di cui il partito del Nord Italia parla da anni e che deriva dalla riforma del titolo V della Costituzione del 2001, in base a cui le regioni possono chiedere allo Stato competenza esclusiva su 23 materie di politiche pubbliche. L’autonomia differenziata non è altro che il riconoscimento, da parte dello Stato, dell’attribuzione a una regione a statuto ordinario di autonomia legislativa sulle materie di competenza concorrente e in tre casi di materie di competenza esclusiva dello Stato.

Acireale / Le dure accuse di Pino Aprile contro il progetto di autonomia differenziata

“L’autonomia differenziata è esattamente il contrario di quello che il governo vorrebbe fare credere. I greci dicevano che gli dei fanno impazzire quelli che vogliono perdere: l’Italia sembra quasi un paese impazzito. La metafora della condizione dell’Italia ad oggi è in un racconto di Sinesio, che racconta un viaggio da Alessandria d’Egitto a Cirene. Sinesio, fondatore della letteratura epistolare e vescovo di Alessandria, racconta di questo vascello guidato da un incompetente, durante una tempesta. I passeggeri cominciarono ad urlare consigli ed esortazioni al pilota su come governare la nave per evitare di morire. Ma paradossalmente, l’incompetente al timore era il più competente tra tutti, su quella nave. Quest’ultima arriva a Cirene, così come volevano gli dei. Ecco l’Italia oggi. 

Qui ad Acireale sapete cos’è l’autonomia differenziata? Come nasce? Chi se ne occupa? Roberto Calderoli, condannato a processo, colui che ha definito il sud come topi da derattizzare, così come venivano definiti gli ebrei per giustificare il genocidio. E Calderoli dovrebbe rifare la Costituzione? Per non parlare di Salvini, accusato anch’egli di razzismo. Questa riforma, anche se sarebbe più corretto parlare di furto, parte nel 2001 con la riforma del titolo V della Costituzione. Il potere in Italia è padano ed usa il suo potere per i suoi interessi, con un aiuto che deve venire anche dal Sud.

Ho sempre apprezzato le riflessioni di Raffaele Lombardo, vostro conterraneo, da un punto di vista politico. Perché nelle interviste che gli ho fatto, parlando dell’autonomia differenziata, affermava che da siciliani non si potesse aspirare a nessuna autonomia al di fuori della regione. Avete mai visto un ministro trentino? O un ministro valdostano? La risposta è negativa perché nei territori autonomisti colui che lo fa è considerato un traditore”. 

Flashback di Pino Aprile sull’autonomia differenziataAcireale Carmelo Agostino

“Il 28 febbraio 2018, a quattro giorni dalle elezioni del 4 marzo 2018, l’allora governo Gentiloni firma un’intesa con la regione Veneto, estesa anche a Lombardia e Emilia Romagna. Dice che ci sono 23 competenze, quando in realtà sono quasi 500, così come afferma Calderoli. Facciamo un esempio: ogni studente italiano ha diritto ad una matita, comprata dallo Stato, al costo di 1 euro. Domani, se l’autonomia differenziata passasse, sarebbe un compito spettante all’assessorato all’istruzione. E’ cambiato qualcosa, perché quell’euro va trasferito dallo Stato alla regione. Sapete chi è l’attuale Ministro dell’Istruzione? Il consulente di Mariastella Gelmini, colei che ha cancellato tutti i poeti meridionali del ‘900 dal programma di studio italiano. Inoltre, voleva dei corsi intensivi per i docenti nati al Sud, colpevoli solo del luogo di nascita. 

Il 21 ottobre 2018 riuscimmo a bloccare l’autonomia differenziata. Passai la notte a mandare dati allo staff del Governo: quella notte riuscimmo nell’intento. L’indomani non passò la riforma perchè il consiglio dei Ministri non si riunì. Venne chiesto un risarcimento da alcune regioni, l’allora governo Letta regalò le centrali termoelettriche alle regioni in cui erano state costruite. Perche? Valevano 350 milioni di euro, più o meno ogni italiano era proprietario per 6 euro, adesso sono proprietà di 20 milioni di italiani, più ricchi di 18 euro a spese nostre e noi al meridione più poveri di sei euro”.  

Cosa succederebbe se l’autonomia differenziata si concretizzasse?

“Nella letteratura, da Nitti a Camilleri, il meridione è sempre stato vittima di ingiurie, anche dopo l’Unità d’Italia, in cui la stima dei meridionali uccisi è altissima, stando agli atti. Si è sempre preferito far regredire piuttosto che migliorare, anche nel settore dell’industria tessile post Unità. Ogni cinque lire che c’erano, due erano dei meridionali e solo una del resto d’Italia messo insieme. Per riassumere, nella sola Lombardia si hanno più corse dei treni di tutte le sette province siciliane messe insieme. Questa è la spesa storica, solo qualcuno prende e solo qualcuno paga. E’ appropriazione indebita, ma non si può dire. L’autonomia differenziata è un furto conclamato, vergognoso, infame, lurido. E’ gente che in paese civile dovrebbe chiudersi in casa dalla vergogna.

L’autonomia differenziata, Mattarella non la può far passare, ma se le Camere approvano è costretto a firmare. A quel punto Mattarella ha due opzioni: o non si guarda più allo specchio e firma, o si dimette, e serve un nuovo Presidente della Repubblica. E perché proprio il professor Cassese? Colui il quale in un primo momento parlava di autonomia differenziata come un qualcosa di divisivo per l’Italia per poi definirla un’opportunità. Questo perché il Nord vuole diventare proprietario di beni per tutti gli italiani.

Ma non siamo cittadini di uno stesso Stato? Dell’Italia non rimarrà niente, l’unica cosa che rimarrà l’ultima possibilità: la successione, l’Italia si spezza a causa di questa rapina e questa botta di razzismo. Domandiamoci perché i meridionali hanno votato a favore, come il Presidente della Sicilia e della Calabria. Perché? Confindustria non è d’accordo, così come la Corte dei Conti, l’Unione Europea. Tutti gli enti più credibili sono contro. Ci sarà un perché!”

Giorgia Fichera 

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