Si è tenuta questa mattina, in sala giunta al Palazzo del Turismo di Acireale, la presentazione del progetto Legalità 2016, promosso dall’assessorato alla Pubblica Istruzione e dal Csve, in collaborazione con le scuole cittadine.
L’assessore alla Pubblica Istruzione, Adele D’Anna, il presidente del Csve, Salvo Raffa, con i dirigenti scolastici e i docenti delle scuole hanno presentato le attività che caratterizzano il progetto svolte fino alla fine di aprile.
Abbiamo chiesto all’assessore D’Anna di spiegarci il progetto legalità 2016.
«Il progetto alla legalità – ha sottolineato la D’Anna – vede un lavoro di rete tra l’amministrazione, le forze dell’ordine, le scuole e le associazioni del territorio che sono organizzate all’interno del coordinamento del Csve. È un percorso che si incastra con l’attività, la didattica che le scuole svolgono nel loro quotidiano sui temi della giustizia, della legalità, della responsabilità, dell’impegno civile e prevede dei momenti teorici nelle scuole con delle attività di informazione, sensibilizzazione, si parlerà delle figure che hanno lottato e lottano contro la mafia, si visioneranno dei film. Il dirigente del commissariato di Acireale, Giovanni Marziano, ha dato la disponibilità di aprire la caserma della Polizia a delle visite guidate per i ragazzi, ci saranno sei incontri nella quale vedranno come lavora la Polizia di Stato, quali sono i suoi compiti, per rendere accessibile un luogo della legalità, l’idea è quella di far sentire “amico” quel luogo.
Giorno 18 gli studenti realizzeranno dei cartelloni che, giorno 21, verranno portati a Messina, in cui si svolgerà la 21ª giornata in ricordo delle vittime della mafia, organizzata da “Libera”. A questa giornata aderiranno i sei istituti comprensivi, ogni scuola avrà la sua classe che rappresenterà l’istituto, ci saranno dei laboratori tematici. Dopo giorno 21, continueremo con cineforum, visite guidate nelle aziende che sono state confiscate alla mafia, per portare dei buoni esempi ai bambini e per far capire che ci si può ribellare alla mafia, si viene sostenuti dallo Stato, dalle forze dell’ordine, dal male può nascere anche il bene, attraverso un’esperienza che li coinvolgerà emotivamente. Successivamente ci si incontrerà al Com e si realizzeranno diverse squadre di calcio, di basket, pallavolo, anche attraverso lo sport vogliamo veicolare il messaggio che vanno rispettate le regole per stare bene insieme. Durante la giornata conclusiva, nell’Angolo paradiso, si premieranno i bambini che hanno aderito all’iniziativa “Sport e legalità”, ci saranno testimonianze di persone che si sono ribellate al racket, le forze dell’ordine che spiegheranno le loro attività, si esibirà l’orchestra Falcone e Borsellino di Catania».
Quali risultati ha prodotto il progetto gli scorsi anni?
«C’è maggiore consapevolezza da parte dei bambini, ricordano le attività svolte precedentemente, i nomi delle vittime della mafia, registriamo la loro voglia di far parte di questo percorso. Con piccole azioni si può cambiare una realtà, ad esempio, acquistando dei prodotti realizzati da un’impresa confiscata alla mafia, facciamo capire che si possono sostenere dei processi positivi, i bambini possono avere un ruolo attivo con piccoli gesti».
Graziella De Maria