Acireale è sicuramente conosciuta come città del Carnevale (il più bello della Sicilia) e, di conseguenza, come città della cartapesta. Ma potrebbe anche essere conosciuta come città dei presepi, o del Natale.
Come tutti sanno, essa custodisce in una grotta lavica naturale un presepe settecentesco di inestimabile pregio e bellezza. In aggiunta a questo, da qualche decennio a questa parte nel periodo natalizio è possibile ammirare numerose mostre di presepi artigianali, oltre che presepi di varia fattura ospitati nelle principali chiese del centro storico, e non solo. Già qualche anno fa anche noi, dalle nostre colonne, avevamo lanciato una proposta “provocatoria” al Comune, suggerendo di creare un circuito per la visita dei presepi, che avrebbe potuto creare un indotto simile a quello del carnevale, e che avrebbe potuto attirare nella nostra città un ingente numero di turisti, non avendo, la nostra città, nulla da invidiare ad altri centri più o meno grandi della Sicilia che già fanno qualcosa del genere. In effetti l’iniziativa “Stupor mundi” (poi ribattezzata, semplicemente, “Natale ad Acireale”), sembra andare proprio in questa direzione. Ma finito il periodo natalizio, tutto il materiale esposto nelle predette mostre – frutto, talora, di mesi e mesi di lavoro con utilizzo anche di materiali pregiati – viene necessariamente smontato; qualche artista più fortunato, che ha la disponibilità di garage, cantine o soffitte abbastanza capienti, conserva i pezzi più belli; ma tutto il resto, purtroppo, finisce spesso distrutto.
Ed ecco allora la grande idea, lanciata da Carmelo Musmeci insieme con altri presepisti acesi: perché non istituire un museo per conservare in maniera permanente i più bei presepi – taluni delle vere e proprie opere d’arte, come dimostrato dalle immagini di questo articolo – esposti nelle varie mostre? Ma non solo questo, perché gli spazi espositivi si potrebbero allargare per ospitare anche altri manufatti riguardanti la natività e la vita di Gesù. Il progetto è stato presentato al Comune di Acireale e inserito nel dossier “Acireale Learning City”, afferente alla Rete Pascal (un’aggregazione di enti pubblici, esponenti del mondo accademico e associazioni che intendono impegnarsi nello sviluppo del territorio e nell’educazione e crescita culturale delle proprie comunità, laddove Pascal è un acronimo che sta per Place and Social Capital and Learning).
Nel suo progetto Carmelo Musmeci (docente di matematica in pensione, presidente del Tribunale per i diritti del malato di Acireale, nonché da sempre appassionato di presepistica e presepista lui stesso) ha coinvolto le principali associazioni culturali e di presepisti acesi, a cominciare dall’Associazione Artigiani Acesi (presieduta dal cav. Rosario Lizio, storico carrista acese ed esperto di cartapesta, oltre che appassionato ed originale presepista) e dall’associazione “Liberi Artisti”, ma anche gli “Amici del Presepe”, l’Università Popolare “Giuseppe Cristaldi”, l’Officina d’Arte, Cittadinanzattiva; nonché la Diocesi di Acireale ed i responsabili del Presepe settecentesco della Grotta di S. Maria della Neve; ed infine anche l’associazione “La Voce dell’Jonio”, a cui fa capo il nostro giornale e che qualche anno fa organizzò, per alcune edizioni, un concorso di presepi domestici e artigianali. La partecipazione al progetto resta comunque aperta ad altre associazioni culturali del territorio.
La proposta ha avuto già parecchio successo ed i rappresentanti delle associazioni coinvolte stanno lavorando alacremente per portarla avanti. Il coinvolgimento del Comune di Acireale tramite la Rete Pascal dovrebbe portare alla disponibilità di un locale idoneo per la creazione del Museo del Natale, per il quale è già pronto anche il nome, “San Francesco”, in omaggio a colui che fu l’inventore del presepe e che per primo allestì una rievocazione della nascita di Gesù, a Greccio, nella notte di Natale del 1223, e che “con la vita e con le opere ha saputo testimoniare il suo amore per un Dio, incarnato nel suo Figlio, e per tutto quanto da Lui creato”. Inoltre S. Francesco vedeva l’arte come un “Atto d’Amore” e definiva l’artista come “Colui che opera con le mani, con la mente e con il cuore” (le citazioni sono tratte dalle note di accompagnamento della proposta di istituzione del Museo del Natale). Il Museo potrebbe ospitare in maniera permanente presepi artistici di vari tipi (da quelli artigianali ai diorami, a quelli animati), ma anche manufatti inerenti la natività e la vita di Gesù. Esso avrebbe anche la caratteristica di essere in costante evoluzione, perché potrebbe essere sempre aggiornato grazie alle nuove produzioni e acquisizioni.
È un progetto che, ovviamente, condividiamo a pieno, e per il quale auspichiamo che possa vedere la luce al più presto.
Nino De Maria
Ci stiamo muovendo bene, c’è una squadra veramente speciale e motivata. A giorni registreremo l’Atto costitutivo e lo Statuto dell’Associazione “Museo del Natale S. Francesco”. Un grazie a tutte le persone che ci stanno credendo e che con entusiasmo stanno lavorando all’iniziativa.
Carmelo Musmeci
Dimenticavo.
Oggi l’assemblea dei soci fondatori ha nominato, come da statuto, le prime tre cariche:
Carmelo Musmeci presidente;
Alfio Vecchio vicepresidente;
Nino De Maria segretario/tesoriere.
Su proposta di Alfio Vecchio l’Assemblea, alla prima seduta utile dopo la registrazione aggiungerà la carica, puramente onorifica, di Presidente Onorario, carica che, per i suoi altissimi meriti nel settore, sarà affidata al Cav. Rosario Lizio.
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