Ad Acireale una serie di proteste davanti al Liceo Classico Gulli e Pennisi per le criticità strutturali dell’edificio.
Il 9 marzo, di fronte la sede del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, alcuni studenti si sono riuniti per protestare contro le condizioni precarie in cui sono costretti a fare
lezione. Situazione che va avanti da quando, lo scorso 10 febbraio, parte della copertura del tetto ha subìto importanti danni a causa delle avverse condizioni climatiche. I ragazzi hanno pertanto deciso di non entrare a scuola e hanno lanciato un grido disperato alle istituzioni, tramite cori e molti cartelloni.
Acireale / Proteste: le conseguenze del maltempo sul “Gulli e Pennisi”
I danni subiti dal tetto hanno portato, ovviamente, a dichiarare inagibile il secondo piano della struttura a causa delle abbondanti infiltrazioni. Ne è conseguito lo spostamento delle cinque classi presenti. Tre di queste si ritrovano ad oggi rispettivamente in aula magna, nella sala destinata ai professori e nel laboratorio di fisica. Tutte aule strutturalmente non destinate ad ospitare stabilmente una classe, quindi sprovviste delle attrezzature necessarie per il corretto svolgimento delle lezioni. Nel laboratorio e nella sala professori mancano lavagne e spazio; in aula magna a compensare lo spazio sono assenti addirittura i banchi.
Si va a creare un ulteriore problema: corrono i giorni stabiliti per la somministrazione delle Prove Invalsi, da svolgere in aula magna, portando così nuovamente allo spostamento della classe temporaneamente stabilita lì. Spostamento che avrebbe portato la classe a dover assistere alle lezioni in palestra senza sedie, banchi e riscaldamenti (anche la palestra nonostante sia stata ultimata di recente presenta importanti problemi di infiltrazioni). La goccia che fa traboccare il vaso e già lo scorso martedì alcune classi, vittime di questi sballottamenti e non, si erano riunite di fronte ai cancelli della scuola per protestare e rivendicare i loro diritti.
Acireale / Proteste: le condizioni strutturali del “Gulli e Pennisi”
Nonostante siano i più urgenti da risolvere, i problemi strutturali della scuola non si limitano solo al tetto. I ragazzi ieri hanno protestato anche per l’impossibilità di usufruire dei servizi igienici nel “modulo”, sezione del Liceo Classico separata dalla sede centrale e posta nel cortile dell’istituto. Ed è proprio nella sede centrale che gli alunni devono recarsi per i servizi non funzionanti al modulo. La struttura principale presenta invece un consistente numero di finestre che non è possibile aprire, mentre nessuna finestra si presenta in grado di trattenere il calore generato dai termosifoni provocando un notevole dispendio di energia. Non è difficile trovare i pavimenti delle aule bucati, a volte anche con dei tubi a vista. Il cortile esterno è in alcune parti recintato: anche una delle uscite d’emergenza è attualmente transennata a causa del pericolo di caduta di calcinacci.
Acireale / I provvedimenti presi 
In seguito allo sciopero, il dirigente scolastico Tarcisio Maugeri ha pubblicato una circolare sul portale dedicato. Annuncia che dal giorno 16 marzo dovrebbero iniziare i lavori di sistemazione della porzione di tetto danneggiato. Già dal lunedì successivo, tutto il secondo piano dell’istituto dovrebbe essere agibile. In attesa dei lavori, intanto, la dirigenza può solamente provvedere ad organizzare delle turnazioni, così da permettere alle classi maggiormente colpite da questa situazione di non essere le sole ad essere intaccate. Se i lavori non dovessero iniziare il 16 marzo, tre classi verranno temporaneamente traslocate nel vicino Istituto Comprensivo Galileo Galilei. Con ulteriore disagio per i giovani e la loro formazione.
Salvatore Lizzio
