In occasione dei solenni festeggiamenti in onore di Santa Venera Vergine e Martire, in memoria della Traslazione delle reliquie della Santa Patrona della diocesi e città di Acireale, ha avuto luogo, lo scorso sabato 11 Novembre, la presentazione dei lavori di restauro alla tela del rinomato pittore acese Giacinto Platania.
Reliquie Santa Venera / Il pittore Giacinto Platania
Autore di numerosi dipinti, Giacinto Platania tra la prima metà del seicento e l’ultima, regala opere meravigliose alla sua terra. Nato ad Acireale è, come già detto, pittore, ma anche decoratore e ingegnere italiano, ritenuto uno dei maggiori esponenti dell’arte pittorica siciliana del XVII secolo. Tra le numerose opere che si devono alla sua arte spicca la raffigurazione di una delle più antiche immagini della Santa martire, restituita ai suoi originali fasti grazie al contributo del Fai, che avendo riconosciuto il valore dell’opera, ha deciso di supportarne il restauro.
A testimoniare l’importanza di quest’opera di ripristino la presenza del notaio Carlo Zimbone, capogruppo FAI del Gruppo Acireale, che ha sottolineato nel suo intervento quanto sia necessaria questa cura per i nostri beni locali. Egli ha, inoltre, portato i personali ringraziamenti a Carmelo Calvagna, il restauratore che si è occupato di svolgere questa delicata opera di recupero. Custodito nella sagrestia della Basilica Cattedrale acese, il dipinto fa parte del “tesoro di Santa Venera”: prezioso frutto di donazioni di nobili famiglie acesi, principi, cavalieri ed alti prelati che a testimonianza della propria devozione alla Santa Patrona hanno commissionato opere di inestimabile valore.
Reliquie Santa Venera / L’opera nella Cattedrale di Acireale
Considerato tra i padri della scuola pittorica barocca acese, Platania nel 1642 si occupa di un dipinto che riforma l’iconografia di Santa Venera e ce la consegna così come la conosciamo oggi. Il dipinto, olio su tela, rappresenta la vergine Venera con in mano il crocifisso, il libro dei Vangeli e la palma tricoronata, tratti iconografici distintivi della patrona di Acireale. La santa martire in questa tela, inoltre, presenta sì il drappo rosso del martirio ma le viene omaggiato lo sguardo sereno della santità, nonostante la sofferenza patita alla quale è stata sottoposta. Il servizio anche in video, cliccando a seguire:
I particolari realistici dei fiori, singolarmente analizzati da don Antonio Agostini, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Catania, oltre a ciò, tolgono i dubbi sulla possibile casualità delle scelte: tutto nello stile pittorico di Platania è ricerca e cura del dettaglio. A portare il suo saluto ai numerosi presenti è stato don Mario Fresta mentre a moderare l’incontro don Rosario Pappalardo, rispettivamente parroco e vicario parrocchiale della Basilica Cattedrale.
Proprio a Don Fresta l’onore, insieme al maestro Calvagna, di svelare il quadro restaurato per mostrarlo, per la prima volta dopo i lavori, al pubblico presente all’evento che ne è rimasto colpito per la bellezza e la vivacità restituita all’opera.
Redazione online