Al palazzo di città di Acireale, è stato presentato al pubblico e alla stampa il lavoro di restauro del busto in bronzo del poeta e scrittore acese Lionardo Vigo Calanna posto nella piazza a lui dedicata.
Il progetto è stato realizzato dal Rotary Club di Acireale con il contributo del Credito Siciliano.
Dopo l’intervento del commissario straordinario del comune di Acireale dott. Salvatore Scalia che ha espresso la sua soddisfazione per il restauro del manufatto artistico, il presidente del Rotary, dott. Giuseppe Di Prima, ha presentato le varie fasi del recupero dell’opera, cominciato circa un anno fa su proposta del FAI, dopo il restauro del chioschetto liberty posto a fianco del busto.
Di Prima ha avuto parole di elogio nei confronti dei tecnici, in particolare del dott. Strano, che ha reso possibile anche con il suo contributo questo importante lavoro. A seguire gli interventi del progettista architetto Antonio Borzì e del prof. Angelo Cristaudo, che ha materialmente restaurato l’opera. Presente anche il dott. Santo Sciuto, in rappresentanza del Credito Siciliano.
Lionardo Vigo Calanna, marchese di Gallodoro, nato ad Acireale il 25 settembre 1799, è stato uno dei maggiori studiosi delle tradizioni e dei costumi popolari siciliani. Laureatosi in giurisprudenza, si impegnò a far rinascere l’Accademia degli Zelanti, fondata nel 1671. Ricordiamo tra le sue opere la “Raccolta di canti popolari siciliani” pubblicata nel 1857 per eternare la tradizione orale del popolo siciliano. Fu poeta, filologo e politico, si spense nella sua città il 14 aprile 1879.
Il busto bronzeo, collocato nella piazzetta a lui dedicata, fu realizzato nel 1883, quattro anni dopo la sua scomparsa, dall’artista acese Michele La Spina. Le spese per la sua realizzazione furono sostenute dal Comune e dall’Accademia degli Zelanti.
Documenti storici descrivono la cerimonia di inaugurazione che si svolse di pomeriggio e che vide la presenza delle massime autorità politiche e culturali della Sicilia di quel tempo. Dal palazzo comunale, la Giunta di allora, accompagnata dalla banda, giunse in piazza, dove si tenne un discorso di commemorazione dell’illustre concittadino. Alla scopertura del busto, gli astanti furono talmente sorpresi dalla somiglianza del viso che qualcuno credette di rivederlo ancora in vita. Nel 2011 al monumento furono sottratti tre capitelli. Felice Saporita al riguardo, in data 12 giugno 2011, scrisse un articolo pubblicato sul quotidiano “La Sicilia”, nel quale narrava l’accaduto. Furono sottratti al busto tre capitelli, probabilmente per un furto su commissione. Il quarto capitello il giorno prima del trafugamento, venne portato nell’allora vicino comando dei vigili urbani perché già in parte divelto la notte prima. Un cittadino, accortosi del fatto, portò il capitello ai vigili che, purtroppo, non ebbero materialmente il tempo di mettere in sicurezza gli altri tre visto che la stessa notte furono sottratti e mai più ritrovati. Grazie al ritrovamento del capitello salvato e messo in sicurezza è stato possibile rifare i quattro nuovi blocchi marmorei nell’odierna opera di restauro. L’originale salvato sarà sicuramente collocato in un luogo sicuro.
Gabriella Puleo