Acireale / Riconoscimento per mons. Giovanni Lanzafame, una vita di apostolato tra Sicilia e Spagna, con e per Maria

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In occasione del conferimento di un noto premio cittadino (che verrà assegnato il prossimo 3 settembre) abbiamo incontrato ad Acireale mons. Giovanni Lanzafame Di Bartolo (Catania, 1954), illustre figlio della nostra terra di Sicilia, personaggio di straordinaria cultura e di grande umanità.
lanzafameNota biografica. Ordinato sacerdote nel 1977, ha conseguito la Laurea in Teologia (1980), specializzandosi in Mariologia presso la facoltà pontificia “Marianum” di Roma; ha svolto anche degli studi sul periodo del barocco europeo presso l’Accademia di Belle Arti Santa Martina e San Luca di Roma. Mariologo di fama internazionale, esperto d’arte e di tradizioni popolari, vanto della Chiesa siciliana e catanese per la sua preparazione culturale e teologica, autore di quaranta pubblicazioni in trentotto anni di ministero sacerdotale, mons. Lanzafame è stato insignito del premio “Aci e Galatea”, giunto quest’anno alla sua 50a edizione. Un modo per rinsaldare i legami con la città di Acireale (ci rivela che il bisnonno era acese, abitante in via Dafnica) , dove in passato è stato invitato diverse volte a predicare, soprattutto durante l’episcopato di mons. Malandrino, in occasione della festa della Madonna del Rosario e di San Sebastiano. Ideatore e fondatore del museo diocesano di Catania, dal 2000 si è trasferito per ragioni di studio in Spagna, a Siviglia, dove ha disimpegnato anche diversi e prestigiosi incarichi nella diocesi ispalense.

Premio “Aci e Galatea”. Questo premio, quindi, è un riconoscimento alle numerose e qualificate attività svolte da mons. Giovanni Lanzafame, il quale ha pubblicato una ventina di libri sulla Madonna, in particolare sui simulacri, i santuari mariani e la presenza del culto mariano in Italia e Spagna. Collaboratore di varie riviste mariane italiane e spagnole, ha realizzato numerose esposizioni fotografiche e di immagini sacre. Queste iniziative, unitamente ai suoi numerosi scritti, hanno ottenuto un grande successo, diffondendo la conoscenza della cultura e delle tradizioni siciliane in territorio iberico. Senza dubbio, mons. Lanzafame rappresenta, quindi, la figura del religioso che nel tempo ha mantenuto un costante legame con la terra d’origine, valorizzandone le valenze più significative. Le sue innumerevoli pubblicazioni sono particolarmente apprezzate negli ambienti delle confraternite e dei centri religiosi dell’Andalusia, essendo stato il protagonista di conferenze, dibattiti e convegni sui valori della fede e della religiosità popolare.

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Insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella Italiana (2009)

Dal 2000 in Spagna con la Sicilia nel cuore. Dopo numerosi incarichi svolti nella diocesi di Catania, dal giugno del 2000 mons. Lanzafame si trasferisce a Siviglia per compiere studi sui temi mariani e dell’arte barocca. Inizialmente cappellano della Hermandad de las Aguas nella cappella della Madonna del Rosario, dal 2001 al 2005 è vicario parrocchiale della Cattedrale di Siviglia e dal 2005 priore e direttore spirituale della chiesa legata al culto del Cristo de los Gitanos. Dal 2009 è anche rettore della chiesa di San Giorgio (detta anche della “Hermandad de la Caridad”) e cappellano dell’attiguo ospedale. “Per me è stata e continua ad essere un’esperienza assai gratificante – ci dice padre Gianni – Da questo servizio prestato alla Chiesa di Siviglia ho ricevuto certamente una ricchezza spirituale e umana straordinaria”. Ci racconta anche che da cinque anni, nella chiesa di San Giorgio alla Carità, cura l’allestimento di un suo personale presepe (in Spagna si chiama “belen napoletano”): “è un modo per fare conoscere ed apprezzare in terra iberica la Sicilia e le sue bellezze”. Così come fa con le sue pubblicazione, il ricavato della cui vendita va interamente devoluto, al netto delle spese di pubblicazione, in opere di beneficenza. “Gli spagnoli sono ammirati dalle nostre ricchezze culturali, che talora sconoscono. Sono state molto apprezzate, tra le altre iniziative che ho promosso, le esposizioni dedicate all’Immacolata e alla Madonna del Lume e una mostra nel corso della quale sono state esposte delle copie in formato ridotto di diverse statue barocche di Santi, realizzate da suore sivigliane; molti di quei modelli provenivano proprio da Acireale: Santa Venera, San Sebastiano, Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”.

La copertina dell'ultimo libro
La copertina dell’ultimo libro

La bellezza della pietà popolare. Uno dei temi di studio e di ricerca è quello delle tradizioni religiose legate alla pietà popolare. A tal proposito, mons. Lanzafame è stato invitato ad intervenire al prossimo cammino regionale delle confraternite, che si terrà il 26 e 27 settembre a Messina. Sarà il relatore principale al convegno sul tema “La bellezza della pietà popolare”, tema sul quale si incentra l’intera due giorni dedicata al mondo delle confraternite siciliane. “Cinque sono le strade che portano a Cristo, come ci insegna San Tommaso d’Aquino – spiega padre Giovanni – Noi ci soffermeremo a meditare sulla strada della Bellezza. Una via che nel corso dei secoli hanno percorso i membri delle confraternite isolane, esaltando il culto alla bellezza attraverso la realizzazione di straordinarie immagini mariane: da Messina (Madonna della Lettera) a Trapani (Custonaci). Questa dimensione della bellezza si riflette ancora oggi nelle feste dei nostri Santi Patroni e nei riti della Settimana Santa, in cui si avverte (in Sicilia più che a Siviglia) quel clima di dolore, di lutto, di culto della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo. Tutto, comunque, ha un senso se porta a Cristo, nella fedeltà alla Chiesa!”. Quello di Messina, in questo senso, è, dunque, un appuntamento importante perché, ultimamente, sacerdoti e laici hanno fatto un buon lavoro di recupero del nostro patrimonio di tradizioni devozionali. A tal proposito è anche da segnalare l’ultima “fatica” di mons. Lanzafame, un’accuratissima pubblicazione dal titolo “Vare e ai fercoli in Sicilia, Barocco in processione”, che verrà presentata il prossimo mese di settembre in diverse località isolane.

Guido Leonardi

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