Acireale / Ricordato l’anniversario della proclamazione di Santa Venera a patrona della città

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Martedì 22 gennaio, nella Basilica Cattedrale di Acireale, in ricordo del 368° anniversario della elezione di Santa Venera a patrona della città, una S.Messa è stata celebrata da don Mario Fresta, parroco della medesima Cattedrale e cappellano della Reale cappella di Santa Venera.

Le fonti storiche ricordano, infatti, che il 22 gennaio 1651, dopo la solenne processione con cui venne portata una reliquia della Santa dalla chiesa di Gesù e Maria all’allora chiesa madre dell’Annunziata (oggi Basilica-Cattedrale), “per conseglio pubblico et universale di 335 persone” Venera fu eletta “patrona”. Nomina, questa, poi confermata dalla Sacra Congregazione dei Riti, sotto il pontificato di Papa Clemente IX, con decreto del 18 settembre 1668.

Nella sua omelia don Mario Fresta ha evidenziato che la devozione a Santa Venera è un tesoro da custodire: “è motivo di gioia e di lode al Signore l’aver ricevuto il dono di una così grande Santa, discepola di Cristo”. A Santa Venera, modello di fede per tutti i suoi devoti, ha rivolto la preghiera della città tutta: “continua a vegliare sui tuoi devoti, proteggi le nostre famiglie, aiutaci a non dimenticare mai che Cristo è la sola salvezza; aiutaci a gioire sempre della grazia inestimabile di essere testimoni di Cristo”.

Erano presenti alla funzione, celebrata nella Cappella di Santa Venera, anche diverse autorità cittadine: il sindaco, ing. Stefano Alì, i rappresentanti dell’amministrazione e del consiglio comunale, i componenti la deputazione della reale cappella di Santa Venera. Al termine il presidente del consiglio comunale, dott.ssa Sonia Abotto, ha preso la parola. Dopo aver ricordato la storia degli eventi, ha auspicato che anche oggi come allora la città, colpita dal sisma dello scorso 26 dicembre, resti unita in quello spirito di comunità che animò i nostri avi. Dopo il discorso, il Cappellano ha voluto espressamente ringraziare le autorità presenti, prima di impartire la solenne benedizione con la reliquia della Santa.

Guido Leonardi

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