Durante lo scorso mese di maggio i fedeli acesi si sono riappropriati di un luogo storicamente legato alla devozione mariana. Ci riferiamo all’antica edicola votiva dedicata alla Madonna della Solitudine, sita in via Salvatore Vigo, angolo via San Girolamo. Il primo giorno del mese, alle ore 8, è stata festeggiata l’apertura ufficiale dell’edicola, dove i fedeli si sono ritrovati nei pomeriggi di tutti i mercoledì. Sabato 31, al termine del mese che la devozione popolare da sempre lega al culto mariano, è stata celebrata una Santa Messa.
È stata data a tutti, quindi, l’opportunità di sostare in preghiera dinanzi la venerata immagine della Vergine che, inginocchiata ai piedi di un sarcofago, prega per il figlio Gesù tenendo le mani congiunte e lo sguardo rivolto al cielo. Si tratta di un’iconografia antica e di certo originalissima. Allo stato delle ricerche – come ci conferma Aurelio Grasso – non sono state rinvenute immagini simili, neppure in ambiente iberico.
Il culto a Maria “Nuestra Señora de la Soledad”, come è nota tra i popoli di lingua spagnola, venne, infatti, impiantato dai padri Carmelitani nel continente americano, per poi diffondersi, a partire dal sec. XVII, anche in Europa. Esso si identifica con il culto alla Vergine Addolorata, che si festeggia nel mese di settembre.
Nella nostra città è probabile che siano stati proprio i padri Carmelitani a diffondere questo culto mediante la realizzazione di un’edicola che sorgeva in un luogo, un tempo ameno e solitario, non molto distante da uno dei più importanti conventi della provincia carmelitana di Sicilia (oggi purtroppo in abbandono). Per lunghissimo tempo a fare da scenario a quel luogo furono solamente degli alberi secolari, tra i quali si scorgeva la cupola della vicina chiesa del SS.mo Crocifisso. Oggi, purtroppo, edifici privati e strade cingono il sito da ogni lato e nulla rimane di quell’antica, nostalgica quiete, anche se l’edicola è sempre venerata come santuario mariano, anche a motivo di alcune grazie ricevute, che hanno tenuto viva ed anzi accresciuto la devozione tra i fedeli, spingendo i parrocchiani al suo restauro ed alla sua valorizzazione.
Questa lodevole iniziativa si inserisce in un più vasto progetto di recupero del patrimonio ecclesiastico, portato avanti dalla comunità parrocchiale “S.Maria del Carmelo”, guidata dall’arciprete-parroco can. Sebastiano Di Mauro. Progetto che è iniziato proprio con il restauro dell’antica cappella votiva (da anni in abbandono e riportata in condizioni decorose nel settembre dello scorso anno) e che prevede, come seconda tappa, la riapertura della vicina chiesa del SS.mo Crocifisso, a cui anticamente l’edicola votiva, prima dell’apertura della via Salvatore Vigo, era collegata tramite un viottolo. La chiesa, mai sconsacrata ma semplicemente chiusa al culto ormai da molti anni, potrebbe essere anche utilizzata come contenitore culturale.
Guido Leonardi