Ad Acireale, nella Basilica Cattedrale Maria SS. Annunziata, sono stati inaugurati i restauri degli affreschi dei pittori Filocamo, siti nel presbiterio e risalenti al 1711. La serata è stata organizzata dal parroco don Mario Fresta.
Gli otto affreschi sono incentrati sulla vita della Sacra Famiglia. Dallo sposalizio di Maria SS. con San Giuseppe alla nascita di Gesù adorato dai pastori; dalla presentazione al tempio alla fuga in Egitto. Descrittivo l’affresco di Gesù fanciullo con i dottori del tempio, come gli altri quattro.
Oggi, restaurati, offrono a chi li ammira una visione stupenda e sono importanti per il culto. Portarne avanti il processo di valorizzazione è un alto compito, specie nella diocesi di Acireale.
Uno schermo gigante e la musica di Bach
E’ stata una serata straordinaria, con la presenza del vescovo Raspanti e di un qualificato pubblico. Un gigantesco schermo ha messo in rilievo affreschi, stucchi e dorature. La melodiosa musica di Bach, eseguita da due musicisti, Sebastiano Cristaudo e Rosaria Politi, ha creato graditi intermezzi, programmati dal maestro Ludovico Camarda.
Il can. Mario Fresta ha sottolineando come, dopo quattro mesi di lavoro, si ha la soddisfazione di scoprire il valore della bellezza, che infonde gioia nei cuori e fa apprezzare l’iniziativa proficua dei nostri padri nell’epoca del Sette-Ottocento, testimoni della gloria di Dio e della Madre Maria.
Il parroco ha ricordato san Giovanni Paolo II, con la sua ammirazione profonda per la bellezza dell’arte, sottolineando nel contempo come la Cattedrale di Acireale e le sue bellezze appartenga a tutta la comunità.
Segue il valido intervento di don Angelo Milone, che opera come parroco ad Aci Sant’Antonio, ma la sua famiglia è proveniente dalla parrocchia Cattedrale.
I fratelli Calvagna illustrano il restauro degli affreschi del Filocamo
Proficui i due interventi dell’arch. Irene Donatella Aprile e della dott. Roberta Carchiolo, entrambe funzionarie della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania.
Infine, le spiegazioni dei due restauratori, Carmelo e Giuseppe Calvagna, hanno esaltato il valore di tali beni artistici.
La colta parola del vescovo, mons. Antonino Raspanti ha concluso la serata. Egli ha ammirato il prezioso lavoro del restauro, che ha restituito l’antica bellezza alle opere dei bravi artisti messinesi.
Purtroppo il terribile terremoto del 1908 a Messina, ha distrutto le loro opere. Acireale, quindi, sostiene la loro fama artistica.
Anna Bella