Acireale, San Michele Arcangelo: il crocifisso e Sant’Apollonia ritorneranno all’antico splendore

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Il crocifisso ligneo

Mentre il periodo quaresimale esorta la Chiesa universale a prepararsi a vivere la Santa Pasqua ed a celebrare il mistero della Passione, Morte e Risurrezione del suo Signore, anche la comunità parrocchiale ‘San Michele Arcangelo’ della nostra città vive questo tempo di ‘attesa’ continuando nella propria tradizionale attività spirituale ma anche attendendo il progressivo recupero di locali ed arredi.

Non è, infatti, un mistero che la nostra comunità necessiti, da troppo tempo, ormai, di opere di ripristino complessivo; in risposta alle sollecitazioni in precedenza inviate agli organi competenti da parte della comunità attraverso l’arciprete-parroco, sac. can. Venerando Licciardello, sono, infatti, pervenuti i finanziamenti relativi al restauro del Crocifisso ligneo e della tela di ‘Santa Apollonia’. Entrambe le opere sono state finanziate dalla Regione siciliana, per mezzo della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Catania e saranno curate rispettivamente dalle ditte ‘Scalisi’ di Gravina’ e ‘Anastasi’ di Acireale.

Il finanziamento del Crocifisso è stato concesso per la mediazione dell’on. Lino Leanza, per interessamento del parrocchiano Alessandro D’Amico, mentre quello relativo alla tela di Santa Apollonia dall’on. Nicola D’Agostino, per interessamento del membro della Congregazione San Michele Arcangelo, dott. Riccardo Castro.

Sia il Crocifisso ligneo che la tela di Sant’Apollonia fanno parte del patrimonio artistico della comunità parrocchiale ma anche della

Sant'Apollonia

città ed è, dunque, giusto che essi siano riportati all’originario splendore, così come gli antichi padri ce li avevano consegnati. Il Crocifisso, infatti, risale al XVIII secolo, mentre la seicentesca tela di Santa Apollonia è dovuta al maestro Giacinto Platania, così come le altre due tele del ‘trittico’ a disposizione della nostra comunità: ‘San Michele Arcangelo’ (già restaurata) e ‘Santa Maria del Monte Carmelo’, quest’ultima ancora in attesa di quegli interventi di restauro che, anche in questo caso, si spera siano quanto prima eseguiti.

Nando Costarelli