Quante volte abbiamo sentito parlare del complesso di Edipo, la teoria di Freud che vede la figura di un padre che ostacola l’unione tra madre e figlio. Oggi “non c’è più il padre che pone limiti al figlio, così la pulsione deborda e questa diventa la morte del desiderio stesso”.
Queste le parole di Giuseppe Savagnone, formatore ed editorialista, che è intervenuto nell’aula magna del liceo scientifico di Acireale in occasione della presentazione del saggio del psicoanalista Massimo Recalcati “Il complesso di Telemaco – Genitori e figli dopo il tramonto del padre”. “Recalcat i- dice Savagnone – rivede la teoria freudiana e si accorge che ai giorni nostri manca proprio la figura del padre – prosegue l’editorialista- la quale simbolizza colui che ha l’autorevolezza di dire no, ma la nostra è una società del consumismo, la pratica dell’usa e getta ha invaso tutte le arterie dell’organismo sociale. Mentre il complesso di Edipo vede in conflitto il figlio ed il padre severo ed odiato, ma necessario per diventare sé stessi, così Telemaco aspetta il ritorno del padre che restituisca l’intensità dei desideri, un padre spoglio dell’armatura. Il padre, per Recalcati, può essere un padre che, con la sua debolezza, testimonia l’amore ed è autorevole”.
Tonino Solarino, psicoterapeuta e sindaco di Ragusa, sottolinea un aspetto in cui difetta il saggio dello psicanalista: “parla più dei figli che dei genitori”. “Quando si parla del complesso di Edipo o di Telemaco – spiega lo psicoterapeuta- sembra che il problema sia dei figli quando in realtà i problemi sono i complessi di noi genitori. La matrice di ogni esperienza -continua Solarino- è il trivio: madre, padre e figlio. Il problema oggi non è il ritorno del padre, ma è il ritorno della cogenitorialità, è essere genitori insieme anche quando non ci sia più la coppia, è continuare a stimare l’altro e apprendere da questo”. Per ultimo, ma non meno importante, l’intervento del sociologo, Salvatore Cacciola, che introduce il concetto di afasia: “è l’antidoto al desiderio senza limite, il contenimento dell’io desiderante. Le famiglie afasiche sono quelle che talvolta esprimono poco senso. Si dovrebbero rieducare gli adulti ad essere genitori, perché gli adulti sono più propensi a far consumare le cose ma non a dire di no”.
Ileana Bella