“Scuole in sport 2016” è l’evento che si terrà in Largo Francesco Vecchio venerdì 18 e sabato 19, al quale parteciperanno gli alunni delle scuole superiori di Acireale. Il progetto è organizzato dall’assessorato allo Sport e alle politiche giovanili, retto da Giuseppe Sardo, dal consigliere comunale Lorenzo Leotta , in collaborazione con il Csi di Acireale e le scuole superiori di Acireale. Tra le novità della seconda edizione, i premi per i primi tre classificati e la partecipazione degli studenti delle scuole medie a fine aprile, degli alunni delle scuole elementari a fine maggio. Abbiamo incontrato l’assessore Giuseppe Sardo per conoscere meglio il progetto.
Come nasce questa iniziativa? Quale l’obiettivo dell’evento?
«L’iniziativa è nata già lo scorso per mettere i ragazzi nelle condizioni di fare sport, di socializzare e di fare aggregazione. Quest’anno la manifestazione si allarga a tutti gli studenti di ogni ordine e grado, l’obiettivo è innanzitutto quello di ripartire dai più piccoli, nei prossimi mesi la manifestazione sarà rivolta agli alunni delle scuole elementari e medie. Cominceremo da venerdì e sabato prossimo con le scuole superiori, si proseguirà a fine aprile con le scuole medie e a fine maggio faremo un evento dedicato ai più piccoli delle scuole elementari»
Quali sono stati i risultati ottenuti nella prima edizione?
«C’è stata una grandissima risposta da parte degli studenti, tanto pubblico, attenzione e partecipazione. Ci auguriamo che quest’anno parteciperanno non solo le scuole ma anche la città stessa, per ritrovarsi tutti quanti insieme al piazzale Francesco Vecchi».
Come saranno organizzate queste giornate?
«Il venerdì sarà dedicato all’atletica leggera e il sabato allo sport di squadra. Ci sarà una suddivisione tra biennio e triennio e allo stesso tempo tra maschi e femmine, quindi sport maschile e femminile».
Ci saranno dei premi messi in palio per i partecipanti?
«Si, abbiamo considerato di dare delle medaglie a quelli che si classificheranno per il primo, secondo e terzo posto. Lo scorso anno c’erano solo delle coppe per le scuole, quest’anno abbiamo deciso di premiare direttamente i ragazzi. Verranno consegnate delle targhe agli amici di “Scuole in sport” per la collaborazione, intendo il Csi, intendo un’associazione che si occupa di golf che ci porterà un gonfiabile, poi ci sarà un’associazione di danza, l’associazione Etna Country Style e un premio particolare per l’ideatore del logo “Scuole in sport”».
Novità della seconda edizione?
«Già è una novità la suddivisione tra biennio e triennio, ci sarà l’aggiunta degli scacchi come sport, i premi per chi si classificherà al primo, secondo e terzo posto. La vera novità è che la manifestazione successivamente si estenderà a tutti gli studenti».
Questo evento, in qualche modo, coinvolge insegnanti, dirigenti scolastici, genitori degli stessi studenti?
«Innanzitutto i dirigenti scolastici sono parte fondamentale di questo progetto perché hanno aderito anche quest’anno con molto entusiasmo. C’è un gruppo di professori, alcuni in attività, altri in pensione, che collaborano con noi per la realizzazione della manifestazione. Il contributo fondamentale ci è dato dal consulente allo sport, dal professore Saro Cannavò».
Cosa ne pensa del rapporto tra i giovani e lo sport? Oggi si fa una vita sedentaria o i ragazzi dedicano del tempo all’attività sportiva?
«Personalmente considero che è importante realizzare questa manifestazione proprio per sottolineare il fatto che lo sport non deve essere visto come una perdita di tempo ma come una pratica che accresce il cittadino prima di tutto, l’atleta successivamente. È una pratica importante che include l’aggregazione, la socializzazione, lo stare bene insieme, la crescita personale di ognuno».
Graziella De Maria