Fino a sabato 6 aprile, nella “Casa del Danzastorie” di piazza Marconi di Acireale, si può ammirare un manufatto particolare, realizzato ispirandosi al famoso “Marco Cavallo”, ideato dal prof. Franco Basaglia, lo psichiatra che rivoluzionò in Italia la cura dei malati di mente e la stessa considerazione sociale della malattia e di chi ne è affetto. “Marco Cavallo” divenne il simbolo dell’azione condotta, a più livelli, da Basaglia.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Acireale, dalla cooperativa sociale “Identità” e, appunto, dalla “Casa del Danzastorie” è in corso dal 2 aprile, giornata della consapevolezza sull’autismo, e si chiuderà sabato 6 aprile. L’opera è stata realizzata con un progetto finanziato con il “bilancio partecipato” del 2019 del Comune di Acireale.
Il manufatto di Marco Cavallo, realizzato in cartapesta, è stato lavorato nel laboratorio a lui dedicato, dai ragazzi del progetto “Il durante e dopo di noi”. Ideato dalla cooperativa sociale “Identità”, è rimasto in esposizione in occasione della notte bianca dei bambini e al palazzo di città nel Natale 2021.
Franco Basaglia crea la storia di Marco cavallo
Per comprendere appieno l’opera bisogna ricordare Basaglia, secondo il quale “il manicomio non serve a curare la malattia mentale ma solo a distruggere il paziente”.
Entrata in vigore il 13 maggio 1978, la legge 180, che porta il nome di Basaglia, dispose la chiusura dei manicomi, riorganizzando il sistema di cura per quanti erano disagiati mentali. Ebbe così inizio un nuovo modo di fornire assistenza ai pazienti psichiatrici.
Franco Basaglia (psichiatra e promotore della riforma psichiatrica in Italia) nacque l’11 marzo 1924 a San Polo, Venezia. Nella ricorrenza del centenario della sua nascita lo si ricorda in Acireale, con la riproposizione di uno dei tanti capitoli di storia del grande uomo.
Marco cavallo simbolo della libertà individuale
Un cavallo di nome Marco e di colore blu. Blu come il mare, denso di sogni, e come il cielo, che ci fa sentire infinitamente liberi. Costruito con una struttura in legno e polistirolo, è ricoperto con carta, diversi strati colorati. Dopo che per parecchio tempo è rimasto in un’abitazione, lo si è trovato ricoperto di bianco.
Così si è pensato ad un’uscita insolita: 6 giorni nella “Casa del Danzastorie”, illuminato da una fonte di luce blu. Coinvolgendo gli alunni più piccoli degli istituti comprensivi di Acireale, si sono tenuti e si terranno dei laboratori, partendo dai desideri dei più piccoli, dalle loro storie.
E’ così che Marco Cavallo si fa riconoscere come simbolo universale della libertà individuale e di comunità, così come lo è stato precedentemente. Dai ragazzi sarà colorato ancora una volta, forse diventerà più bello, sicuramente più conosciuto. La storia si fa esempio. Quest’anno ricorre il centenario della nascita dell’uomo artefice e ispiratore di Marco Cavallo, che fu autore di una vera e propria rivoluzione.
Alosha parla di Marco cavallo
Dell’iniziativa acese ci parla Alosha (Giuseppe Marino), il danzastorie: “L’incontro con Giuseppe Grasso, presidente della cooperativa sociale “Identità” è stato illuminante: ho scoperto la bella storia che vede protagonista Marco Cavallo, ideata da Basaglia nel 1973.
Sì, fu proprio così. L’osservazione dei suoi pazienti che erano giù di morale, come quello che piangeva la morte dell’asina che trasportava la biancheria da un padiglione all’altro, toccò profondamente Basaglia. Decise così di realizzare un laboratorio creativo e costruire un grande cavallo, opera monumentale importante che oggi si trova a Trieste. I pazienti della struttura lo hanno chiamato Marco.
Un cavallo simile, ricavato dai bozzetti di quello fatto costruire da Basaglia, si è realizzato ad Acireale e ora esposto nella “Casa del Danzastorie”. Qui si è allestito un laboratorio rivolto alle scolaresche che vorranno abbellire il Marco Cavallo acese.
Il dott.Marelli terrà un incontro su Basaglia
Sabato prossimo mattina, ci sarà anche l’incontro col dott. Raimondo Marelli, che parlerà di Basaglia e dei bambini che hanno delle problematiche psichiche, che egli accudisce insieme alla moglie Maria Grazia Bonaccorsi. Di pomeriggio si proietterà un video documentario sulla vita di Basaglia.
L’opera, realizzata e abbellita dai ragazzi delle scuole, sarà poi esposta in varie parti e scuole della stessa città di Acireale. Il laboratorio di cartapesta è stato condotto dal giovane studente Francesco Toscano su bozzetto di Salvo Manciagli, con la realizzazione di Rosario Andrea Toscano e Rosario Di Paola.
Giuseppe Lagona