Si diffonde sempre più il fenomeno delle “librette”. Non avevamo ancora fatto in tempo a registrare l’apertura della seconda libretta della nostra città, in piazza Garibaldi, che già ne è stata aperta una terza in piazza Duomo.
Che cos’è una “libretta”? È una “casetta per i libri”, un’idea nata nel 2009 negli Stati Uniti con Todd Bol, che costruì davanti alla sua casa una piccola biblioteca da cui tutti potevano prendere gratuitamente i libri per leggerli, rimettendoli poi al loro posto o sostituendoli con altri, in modo da creare una circolarità di lettura, di condivisione, di socializzazione e di cultura. L’idea si è successivamente diffusa in quasi tutti i Paesi del mondo e tutte le librette aderiscono ufficialmente all’iniziativa “Little free library”. La prima libretta è arrivata in Italia, ed esattamente a Roma, nel 2012, grazie a Giovanna Iorio.
Ad Acireale si è fatto promotore dell’iniziativa il gruppo “#eralavò”, con Sara Scudero, che nel mese di maggio di quest’anno ha inaugurato la prima libretta in piazza Santa Maria del Suffragio, utilizzando una vecchia cassetta di distribuzione elettrica in disuso, incassata nel muro, che è stata riportata a nuova vita riempiendola di libri. La seconda libretta invece, costruita in legno riciclato, è stata collocata domenica 26 giugno in piazza Garibaldi e la terza il 17 luglio in piazza Duomo, nell’angolo nord-orientale della piazza, l’unico dove ancora esistono delle aiuole, tra la parte posteriore della cappella di Santa Venera e la canonica di San Pietro. I luoghi sono stati appositamente scelti in prossimità di spazi verdi e di panchine per agevolare chi vuole soffermarsi a leggere, ma anche in luoghi centrali e rilevanti dal punto di vista turistico. Inoltre, tra i frequentatori abituali dei luoghi, c’è chi si occupa di controllare periodicamente il corretto uso delle librette, favorendo anche la socializzazione tra coloro che ne vogliono usufruire. Ed ecco che nella piazzetta del Suffragio ci sono sempre presenti gli anziani del gruppo del quartiere che vi s’incontrano quotidianamente, a piazza Garibaldi ci sono gli amici del pub che si trova in quella zona, mentre in piazza Duomo se ne occuperanno un gruppo di extracomunitari che frequentano quell’angolo della piazza e che adesso, magari, avranno un motivo in più per esserci.
Abbiamo avuto modo di partecipare all’inaugurazione delle librette di piazza Garibaldi e di piazza Duomo. Sono stati dei bei momenti di festa e di socializzazione, caratterizzati dalla presenza di numerosi bambini con i loro genitori, ma anche di giovani e di “diversamente giovani” amanti della lettura a e della cultura; momenti di musica e di lettura, perché chi voleva ha potuto leggere liberamente brani dai libri che gli piacevano o ricordare momenti storici legati alla nostra città. In piazza Garibaldi, ad esempio, abbiamo visto la giovane Lisa Schmidt che ha cantato alcuni brani accompagnata alla chitarra da un suo amico, mentre a piazza Duomo c’è stato un tocco di internazionalità con una ragazza francese, turista ad Acireale, che ha letto in lingua originale un brano tratto da “L’Élégance du hérisson” (L’eleganza del riccio) di Muriel Barbery, seguita dalla sua ospite acese che ne ha letto la versione italiana; nel contempo si sentivano le voci allegre e festose dei bambini del Saharawi (una decina di piccoli ospiti che ogni anno vengono accolti nel periodo estivo ad Acireale per iniziativa degli scout e di varie associazioni di volontariato). Sara Scudero e Maria Continella, che hanno curato l’organizzazione, hanno portato in entrambi i casi dei dolcini e delle bevande per completare la “cerimonia”, mentre Vera Torrisi, accompagnata dalla sua fedele macchina fotografica, immortalava i vari momenti ed interventi. Ed era pure presente, in tutt’e due le piazze, il medico-scrittore-sciatore Pippo Scudero, che ha letto e fatto dono dei suoi libri per bambini.
Alla fine delle inaugurazioni, le “casette” scoppiavano di libri portati e collocati man mano dagli intervenuti, soprattutto bambini.
“Ci sono altre librette in preparazione?”, abbiamo chiesto a Sara Scudero. “Per il momento no – ci ha detto Sara –, anche se abbiamo avuto alcune richieste da parte di altri comuni vicini.”
Da parte nostra, ci auguriamo che queste “librette” possano aumentare di numero nella nostra città e nel nostro territorio, e possano far crescere l’amore per la lettura e la socializzazione, attraverso lo scambio e la condivisione di idee, esperienze, competenze, creatività e quant’altro possa contribuire a “fare cultura”.
Nino De Maria