Acireale / Spunti e riflessioni dal convegno su intelligenza artificiale ed etica

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Intelligenza artificiale

Si è svolto sabato 28 Gennaio, presso la sede di Free Mind Foundry di Acireale, il convegno intitolato “INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED ETICA, in una società del pluralismo”.

Acireale / Gli organizzatori del convegno su intelligenza artificiale ed etica

Il convegno nasce dalla collaborazione delle fondazioni “Città del fanciullo” e “Maria Barbagallo” con la Diocesi di Acireale e il “Cortile dei Gentili”, affinché si possa favorire l’incontro tra credenti e non. Il convegno ha visto la partecipazione di esperti in diversi ambiti tra cui l’imprenditore Simone Massaro, l’economista Marco Magnani e il ministro delle imprese e del Made in Italy, l’acese Adolfo Urso. A rappresentare la diocesi di Acireale, il vescovo Antonino Raspanti. Il convegno, inoltre, ha visto anche la partecipazione del giornalista Salvo Fallica nei panni di moderatore.

Nemmeno il luogo dell’evento è stato scelto in maniera casuale. Free Mind Foundry è infatti il primo hub innovativo della Sicilia orientale. Nata da un’idea di Simone Massaro la sede di Free Mind Foundry è un polo tecnologico avanzatissimo che non ha nulla da invidiare a quelli di altri paesi.

 Gli obiettivi del convegno

Tra gli elementi di discussione del convegno si è parlato degli effetti che potrebbe avere l’intelligenza artificiale non solo per quanto riguarda l’impresa e l’organizzazione della produzione; ma anche rispetto agli effetti che questa potrebbe avere sull’uomo, sulla famiglia e sull’economia. Un convegno che ha visto l’incontro di politica, industria e religione. Un convengo che ha cercato di analizzare gli effetti sociali dell’intelligenza artificiale; il modo in cui questa potrebbe influenzare la vita dell’uomo, anche dal punto di vista della morale.

Convegno su intelligenza artificiale ed etica / Di cosa si è parlato?

Durante il convegno, sono stati analizzati quelli che potrebbero essere i rischi di un uso eccessivo dell’intelligenza artificiale. In primis sicuramente quello che vede una totale sostituzione dell’uomo nei posti di lavoro. È stato, inoltre, dedicato del tempo anche ad una riflessione riguardo al rapporto tra i giovani e la tecnologia. “Ormai viviamo sempre di più dentro questi algoritmi. Da una parte ci sono rischi perché si possono limitare fortemente le libertà, si può captare il consenso in modo fraudolento[…] però dall’altra parte c’è anche possibilità di sviluppare nuovi mestieri.[…] Ci vuole una regolamentazione, sviluppare una coscienza etica non soltanto nei ricercatori e negli imprenditori ma in tutti noi fruitori

Queste le parole del vescovo di Acireale Nino Raspanti che si dichiara favorevole a queste nuove tecnologie a patto che l’uomo rimanga al centro di questo sviluppo. Come ha detto il vescovo ai microfoni di Rei Tv, è l’uomo che permette alle macchine di essere così potenti. Dello stesso parere anche il deputato nazionale Francesco Ciancitto che definisce l’uomo come guida di questo processo di sviluppo. Lo stesso deputato ha affermato di considerare lo sviluppo tecnologico una vera e propria rivoluzione in grado di portare sviluppo economico.

Le parole di Adolfo Urso

“Un’opportunità per le imprese italiane, ma anche una grande sfida”, con queste parole il ministro delle imprese e del Made in Italy definisce lo sviluppo tecnologico e l’intelligenza artificiale. Un “rinascimento tecnologico” che non metta in secondo piano i valori della nostra cultura, civiltà, religione e impresa, ma che li ponga al centro. Secondo il ministro delle imprese l’uomo non deve mai diventare oggetto del processo che lui ha posto in atto.

Convegno su intelligenza artificiale ed etica / Le parole del vescovo di Acireale 

La moralità si costruisce col dibattito pubblico, con l’istruzione, con i grandi valori a cui lavorano le comunità religiose ma direi anche le grandi comunità, come la stessa repubblica.- dice il vescovo Nino Raspanti- Gli ambiti ideologico-morali lavorano in questa direzione. Non c’è altra possibilità, credo che spetti ai governanti cercare di mettere delle norme e governare i processi. Questo sappiamo già che è un ambito difficile da governare. Perché devi mettere delle regole a cose che già sono sperimentate ed esistono, a modi di essere e di fare. Mettere delle regole a ciò che non esiste ancora o che è in via sperimentale e molto difficile, pero è necessario. Siamo nel crinale tra diritto etica regolamentazione e ricerca” .

Intelligenza artificiale e uomo

Il convegno ha permesso di sviluppare una serie di spunti di riflessione riguardo il rapporto uomo tecnologia, da anni ormai al centro del dibattito pubblico. Anche in questo caso si è cercato di dare sempre più spazio all’uomo come fautore dello sviluppo. Che la si veda da qualunque angolazione, l’intelligenza artificiale, come ogni novità, è caratterizzata da luci e ombre; e in quanto tale sarà considerata da alcune persone un pericolo e da altre un vantaggio. Quello che però dobbiamo sempre ricordare è che avere paura di fronte a ciò che non conosciamo è qualcosa che avviene da sempre e che ha caratterizzato qualsiasi novità.

Come affermato al convegno, è importante che queste novità vengano regolamentate seguendo quelli che sono i valori dell’uomo. È importante che l’uomo non venga considerato come un ingranaggio all’interno del processo di sviluppo ma come il cuore pulsante. La macchina riesce ad agire perché è l’uomo a dare l’input, dopotutto l’obiettivo dell’intelligenza artificiale non è sostituire l’uomo, ma imitarlo in modo da potergli rendere la vita più semplice.

Francesco Guglielmino

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