Il 14 settembre ad Acireale, nella Sala Angolo di Paradiso, si è svolto l’evento finale del progetto MEN. Acronimo di Excellent Mediterrean Net, è un progetto transfrontaliero tra l’isola di Malta e la Sicilia. Nonostante si tratti della sua prima edizione, l’interreg Italia-Malta ha avuto un importante successo per 104 giovani tra i 18 ed i 29 anni. Si tratta di un progetto coordinato dal comune di Acireale con il supporto del Gal Terre di Aci negli aspetti gestionali e comunicativi.
Acireale / Progetto MEN: come si è articolato?
La giornata si è configurata anche come un career day: una serie di aziende ed enti hanno offerto la loro disponibilità per dubbi e perplessità circa il complesso mondo aziendale.
Progetto MEN: Il ruolo del comune di Acireale e non solo
L’evento, snodato in due momenti scanditi da qualche break, si è così diviso. Durante il corso della mattinata, dopo i saluti istituzionali dell’assessore Enzo Di Mauro, hanno preso la parola i promotori e coordinatori del progetto. Il dibattito, coordinato e moderato dalla giornalista Claudia Campese, ha visto nel corso della mattina vari interventi, alcuni dei quali anche da remoto, sia in lingua italiana che in lingua inglese.
Il primo a prendere la parola è stato il direttore generale del progetto MEN, l’acese Alfio Licciardello. L’intervento, incentrato sul ruolo del partenariato e del Comune di Acireale si è focalizzato sulla strategia economica e sociale messa in atto per beneficiare entrambe le isole del Mediterraneo. Successivamente, Anna Privitera, project manager del Progetto e direttrice del GAL Terre delle ACI, ha presentato nella sua concretezza risultati e numeri dell’iniziativa, esponendo l’importanza a livello nazionale e la notevole cassa di risonanza riscontrata nel corso di questa prima edizione. Importanti le parole iniziali del discorso:
“Ce l’abbiamo fatta ragazzi! E’ questo il momento della soddisfazione. Questo progetto, un’assoluta novità per la regione siciliana, si è classificato al primo posto della graduatoria regionale. Dobbiamo andarne fieri”. A seguire il video visualizzabile con un un clic:
Dopo una serie di slides esposte, è stato ribadito più volte il ruolo di ulteriori spazi di innovazione. Il progetto MEN è infatti in evoluzione, in costante ricerca di versioni migliorative. Il proposito è quello di cercare di evolversi nei suoi punti di debolezza trasformandoli in punti di forza. L’obiettivo? Creare una rete eccellente nel Mediterraneo, così come dice l’acronimo stesso, come un ponte immaginario tra Malta e la Sicilia.
MEN / Il ruolo del partner maltese
E’ chiaro che senza una partnership maltese il progetto sarebbe stato irrealizzabile. Infatti, l’esperienza della cooperazione transfrontaliera e le opportunità di lavoro sul suolo maltese sono state esposte in lingua inglese da James Calleja, presidente del McCAST, con la traduzione simultanea offerta dalla traduttrice Isabella X. Sempre in lingua inglese, l’intervento del vice direttore del MCST, Ravi Scania, circa la mobilità come mezzo di crescita formativa all’interno del progetto MEN. Da remoto si sono collegati da Roma Daniela Bica: dirigente di gestione dell’Interreg Italia-Malta e Marco Sambataro: segretario congiunto per la cooperazione territoriale europea per conto della regione Sicilia.
Progetto MEN / Prospettive di una seconda edizione
L’ultimo ad intervenire nel corso della mattina è stato il professore Giuseppe Martorana, docente di management pubblico dello sviluppo locale presso l’Università degli Studi di Catania. Ha focalizzato la sua attenzione su risultati, prospettive e feedback per lo sviluppo locale da parte dei partecipanti al progetto.
Dunque, l’obiettivo finale del progetto, più volte sottolineato nel corso del dibattito mattutino, è riproporre il bando del progetto in una seconda edizione migliorata. L’intento è quello crescere nei punti di debolezza riscontrati durante la scorsa edizione. L’augurio, invece, è quello di dare la possibilità di stage retribuito della durata di sei mesi ad altri giovani nella fascia d’età tra i 18 ed i 29 anni, in una realtà seppur diversa ma vicina a noi, a meno di un’ora d’aereo.
Giorgia Fichera