Acireale / Quel “volo su Palermo” di Tamajo con gli occhiali 3D dal nuovo Living Lab delle Aci

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Tamajo 3D Living Lab Acireale

Una giornata significativa per Acireale, lo scorso 15 settembre, che ha visto l’inaugurazione del nuovo Living Lab delle Aci nella ex scuola di Via San Giovanni Nepomuceno 8. L’iniziativa ha riportato Acireale al centro del Mediterraneo tra sessioni formative e laboratori, a conclusione della prima lusinghiera stagione del progetto Excellent Mediterranean Net, in acronimo MEN, che ha visto il Comune di Acireale capofila grazie al ruolo in cabina di regia progettuale e in termini di comunicazione del GAL Terre di Aci.

In mattinata, a rendere omaggio ai nuovi locali era stato l’Assessore alle attività produttive della Regione siciliana, Edmondo Tamajo, accompagnato da Carmelo Frittitta, Dirigente generale per le Attività produttive della Regione, dal deputato acese Nicola D’Agostino, e dal presidente del GAL, Roberto Barbagallo, sindaco di Acireale. Mentre il dirigente del Servizio 6.S Dipartimento delle attività produttive della Regione Siciliana, Giuseppe Ammavuta, ha voluto collegarsi da remoto per esprimere la propria soddisfazione in merito. Così come Renato Maugeri, presente durante tutte le sessioni tematiche.

Acireale / Nuovo Living Lab: Tamajo “vola” su Palermo con gli occhiali 3D

Il Living Lab delle Aci rivitalizzerà con le sue attività i locali precedentemente inutilizzati della ex scuola San Giovanni Nepomuceno, nel centro storico di Acireale. Accoglierà laboratori per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi da testare grazie anche alla terza stampante 3D più grande del Meridione. La stampante sarà a disposizione di imprenditori ed artigiani.

Oltre a contemplare opportunità nel tempo per i giovani coinvolti dal progetto MEN, il Living Lab conterrà laboratori di innovazione sociale e laboratori deputati alla realtà aumentata per la fruizione di beni paesaggistici e architettonici. Ci saranno attività inerenti “Arti di Strada”, Arte e Pittura, puntando a valorizzare il territorio. Costituirà anche un centro orientato alla realtà virtuale aumentata e per la visualizzazione 3D. Mira anche al Welfare di Prossimità per accompagnare e sostenere le persone più fragili del territorio. Ma anche generare impatto sociale e valorizzare il protagonismo giovanile e il talento.

Acireale / Tra tecnologia e storia nel nuovo Living Lab

A testimoniare la ricchezza dell’iniziativa, le tante voci alternatesi al microfono durante la sessione pomeridiana che è seguita al taglio del nastro inaugurale alla presenza di sindaci del comprensorio acese. Tra le tante voci del partenariato alternatesi al dibattito moderato dal giornalista Mario Agostino, quelle dei componenti del Comitato scientifico del Living Lab, Daniele Malfitana e Rossella Corrao. Malfitana, collegato da remoto e tra gli ispiratori del Living Lab a partire dal 2017, ha sottolineato l’importanza di diffondere sempre più saperi a vantaggio non solo per la comunità scientifica ma per l’intera società.

Corrao ha illustrato il suggestivo tour virtuale interattivo “Palermo Norman Treasure” dedicato al sito UNESCO di “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale”. Si tratta di un progetto pioneristico sviluppato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo nell’ambito delle attività del Living Lab. Il tour, fruibile tramite Oculus e da PC, consente ai fruitori di “volare” sulla città di Palermo o di “camminare” dentro gli edifici che fanno parte del percorso UNESCO, arricchendo tale visita con approfondimenti testuali, racconti audio, video che illustrano possibili ricostruzioni degli edifici dell’epoca. Tra questi l’epoca di Ruggero II o di Guglielmo il Buono.

I ricercatori Dipartimento di Architettura, coordinati dalla professoressa Corrao, Responsabile Scientifico del progetto per l’Università di Palermo, hanno sviluppato con laser scanner anche a luce strutturata, le acquisizioni di manufatti edilizi ed oggetti di manifattura “arabo-normanna”. Per esempio il Camaleuco di Costanza o gli orecchini di Costanza, conservati oggi presso la Galleria di Palazzo Abatellis della Regione Siciliana.

I visitatori sono comodamente seduti. Indossando dei visori, potranno vedere questi oggetti senza doversi spostare da un punto all’altro della città, avendo accesso a spazi che, nella realtà, risultano in alcuni casi inaccessibili a quanti soffrono di claustrofobia o hanno difficoltà nella deambulazione.

Chiara Iannizzotto

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