Acireale / Tra preghiere e fuochi pirotecnici si rinnovano fede e devozione per la patrona Santa Venera

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Il 26 luglio 2014 è stato un giorno splendido, in cui è rifulso il nome della santa patrona di Acireale, Venera Parasceve, santa martirizzata nel primo secolo dopo Cristo, onorata con una festa straordinaria, che ha messo in luce l’amore degli acesi e di quanti sono stati ospiti nella nostra città per la testimone di Cristo, che immolò la sua giovane esistenza in difesa della fede.
I nostri antenati per lei ebbero un’attenzione particolare, esaltandone la bellezza dell’anima eletta e del corpo attraverso un’artistica statua meravigliosa; in un’urna finemente cesellata d’argento le sue reliquie. Di grande valore, mirabile, il fercolo d’argento, un’insigne opera d’arte, sul quale è posta la Santa, nei giorni di festa, quando “esce” per le vie di Acireale.s venera 2014 2 (1124 x 750)corretta
Quest’anno, una bella novità: la vigilia, la statua di Santa Venera, portata a spalla dai devoti nel magnifico balcone della Villa Belvedere, circondata da cittadini festanti, è stata posta di fronte ai suggestivi paesini marittimi. L’avv. Felice Saporita ha parlato del rapporto con il mare, specie con gli Scaloti, che fino agli anni Cinquanta furono i devoti portatori del fercolo. Inoltre, interessante la rievocazione storica degli anni di guerra, in cui la statua, ad opera dei canonici Francesco Foti e Carmelo Gresti, venne per protezione nascosta in una frazione acese e poi riportata in Cattedrale nel 1944 . Un piccolo spettacolo pirotecnico ha allietato i cittadini, che hanno voluto onorare la Patrona con la loro significativa presenza.
La sera del 26 luglio, l’uscita trionfale del fercolo dalla Cattedrale, con processione di seminaristi e del clero: la piazza Duomo, gremita di gente plaudente. Momenti di riflessione per tutti, con gli interventi del parroco, don Roberto Strano, e del vescovo mons. Antonino Raspanti. Eseguiti con cura la “cantata” e i cori.
Lo spettacolo pirotecnico-musicale, al rientro del fercolo, quasi a mezzanotte, è stato eccezionale: una danza di colori nel cielo, al ritmo di musiche affascinanti: le due basiliche e anche il municipio, splendenti di luci simboliche, contribuivano a dare la sensazione di un clima soprannaturale, con il coinvolgimento unanime di gente fusa in una collettiva anima orante.

                                                                                                                   Anna Bella

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