Nella sala convegni dell’Istituto San Michele di Acireale ha avuto luogo l’inaugurazione ufficiale del 140° anno scolastico di questa scuola, retta dai Padri Filippini, che ha contribuito non poco alla formazione umana e culturale di tantissimi giovani provenienti da ogni parte della Sicilia e anche dalla Calabria.
Due alunni del liceo Scientifico paritario hanno aperto la solenne cerimonia con il benvenuto agli alunni e le loro famiglie, ai tanti ex alunni e ai numerosi presidi e docenti di ieri e di oggi.
Il direttore padre Cantarella ha ricostruito la storia della gloriosa istituzione la cui azione educativa si ispira allo stile testimoniato da S. Filippo Neri. Egli ha informato della rinuncia, per ragioni di età, del preside padre Giuseppe Di Maio, che ha deciso di dedicarsi allo studio e alla meditazione, ed ha annunciato una novità di portata storica; infatti, il nuovo preside è un laico e precisamente il prof. Alfonso Sciacca, preside emerito del liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale.
Sciacca ha anticipato alcune innovazioni sin dall’anno scolastico in corso ovvero l’attuazione delle classi aperte per gli studenti del terzo e quarto anno per affrontare unitariamente alcuni temi nodali del percorso culturale e l’impegno, sul piano didattico, a valorizzare i vari linguaggi per una formazione al passo coi tempi.
Un saluto e un augurio è stato rivolto anche dal nuovo presidente del Consiglio d’Istituto, dott. Alessio Passaniti. Infine la dott.ssa Laura Francalanza ha affrontato la tematica concernente il ruolo della Fisica nel curriculum di studi dalla scuola media superiore fino all’Università e alla ricerca, quest’ultima articolata nei vari settori, dall’astrofisica alla fisica molecolare e agli altri ambiti teorici e applicativi, che rispondono a reali bisogni di conoscenza dell’uomo oltre a concorrere a migliorare la qualità della vita.
Da questa novità della dirigenza trarrà giovamento l’istituzione, che potrà confermare la sua tradizione di serietà degli studi e di ambiente scolastico ricco di opportunità formative.
Giovanni Vecchio