Acireale / Università popolare: il prof. Cuttone parla di “fisica delle particelle” all’inaugurazione dell’anno accademico

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L’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Popolare Giuseppe Cristaldi di Acireale attuata nella sala conferenze San Paolo, è stata coinvolgente per i numerosi soci partecipanti.
Il presidente, prof. Alfio Mazzaglia, ha presentato l’insigne conferenziere, prof. Giacomo Cuttone: eccellenza per tutta l’Europa, direttore dei laboratori nazionali del Sud per la Fisica, dall’agosto 2011; membro di comitati scientifici; responsabile del progetto “Catana”; componente di progetti europei; unico membro italiano di un progetto internazionale.
Presente il prof. Angelo Pagano dell’Infrastruttura di ricerca dell’Istituto di Fisica di Catania.università popolare (1124 x 750)corretta
Il prof. Cuttone, supportato da un video, delinea la storia dell’Istituto di Fisica nucleare, ovvero “fisica delle particelle”, sorto in Italia, patria di Enrico Fermi, negli anni Cinquanta, con prerogativa di autogoverno. Il primo Istituto sorge a Frascati, poi un altro a Legnano, nel territorio di Padova; il terzo a Catania. L’ultimo si trova nel tunnel del Gran Sasso, in Abruzzo, dove si studia come si evolve il nostro universo attraverso i più strani eventi.
Il relatore fa un richiamo allo scienziato Zichichi e al dott. Rodolico. Circa 250 le persone, che fanno ricerche, tra cui dei laureandi. In particolare, proficui gli studi sul sistema solare: in quanto al funzionamento del sole, precisa che delle sue reazioni nucleari non si conosce tutto.
Molto interessanti anche le ricerche riguardanti il mare: a 100 Km da Portopalo, – località scelta per l’ambiente marino favorevole, – si utilizza acqua marina pulita. Si è scoperto con l’elettronica che nel Mediterraneo passano anche famiglie di balene, a grande profondità.
Attiva è la collaborazione con il Centro Nazionale Ricerche; con la Sicurezza ambientale; con gli Ospedali per le risonanze; in Sicilia, vengono attenzionati i pazienti affetti da problemi oculari, da tumori, lavorando con il “Cannizzaro” e il “Garibaldi” di Catania.
Nel campo dei beni culturali, si opera nel Museo archeologico di Siracusa, per l’identificazione di pezzi autentici.
Il professore lamenta la mancanza di finanziamenti, mentre “il laboratorio di Catania deve stare alla pari con gli altri laboratori”, per mantenere la sua caratteristica di avanguardia nelle innovazioni.

                                                                                                                                                                          Anna Bella

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