“Acqua fonte di vita”, a Vena il premio internazionale

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Un momento della serata: la premiazione del sindaco di Longarone (Belluno)

Mercoledì 24 agosto si sono aperti ufficialmente i solenni festeggiamenti in onore di Maria SS. della Vena.

Sul piazzale dell’omonimo Santuario è andata in scena la seconda edizione dell’Oscar Internazionale dell’Acqua fonte di vita, manifestazione organizzata dal comitato dei festeggiamenti, unitamente al comune di Piedimonte Etneo.

I premi sono stati assegnati quest’anno alla Chiesa Cattolica in Giordania e al comune veneto di Longarone. Il Nunzio Apostolico in Giordania e Iraq, mons. Giorgio Lingua, ha delegato mons. Francesco Cavina, ufficiale della Segreteria di Stato vaticana, al ritiro del riconoscimento. Questa la motivazione del premio: «per avere saputo promuovere il Fiume Giordano, sacro luogo del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, come emblematica meta di devoto pellegrinaggio religioso, nella speranza che le sue acque scorrano prorompenti di vita, di fede e di pace».

Per il comune di Longarone (Belluno), era presente il sindaco Roberto Padrin, il quale, a quasi cinquant’anni dalla tragedia del Vajont (9 ottobre 1963), in memoria delle duemila vittime di quella immane sciagura causata dall’uomo, ha ritirato l’Oscar dalla mani del suo collega di Piedimonte. Prima della consegna del premio è stato proietatto un toccante video a ricordo di quei tragici fatti, con alcune immagini di repertorio; ma anche con immaginio attuali, a testimonianza di come la comunità di Longarone abbia avuto la forza di rinascere.

Altri riconoscimenti sono andati allo sponsor, dott. Silvano Petrollo, al fotografo Emanuele Greco, ai fratelli Ferro e al pianista e compositore M° Gabriele Denaro, che ha eseguito al pianoforte un brano della sua ultima raccolta (L’attesa, 2011).

Ha concluso la cerimonia l’apprezzato spettacolo di fontane danzanti, realizzato dalla Ditta Viorica di Sant’Angelo (Forlì), premiata lo scorso anno con l’Oscar Internazionale dell’Acqua. Lo spettacolo di musica, colori e movimenti d’acqua ha riscosso il plauso e l’apprezzamento del numeroso pubblico, che ha pacificamente “invaso” la piccola località pedemontana (forse in misura anche superiore alle previsioni degli organizzatori, dato il numero assai ridotto dei posti a sedere messi a disposizione dell’amministrazione comunale).