Passato l’equinozio di primavera, ci avviciniamo alla festività di Pasqua, e proprio in questi giorni notiamo che il mezzogiorno astronomico segnato dal Sole sulla meridiana è sempre più prossimo all’una. Ce ne spiega il motivo l’ing. Ortolani in questa puntata della sua rubrica.
Con l’inizio della primavera si aspetta la domenica che segue il primo plenilunio: Pasqua di Resurrezione. Per il nostro emisfero, finito l’inverno, inizia l’esplosione della natura, le fresie, le margheritine nei campi e le giornate che si allungano; ecco arrivare, al polo nord, il “giorno polare”. Da Acireale si vede il Sole uscire dal mare ogni giorno più a nord, verso i monti della Calabria, e al tramonto dirigersi verso il monte Vetore.
Aprile nella meridiana: coincidenze
Per quanto riguarda la meridiana, si può osservare che il raggio solare si dirige verso la Cappella di Santa Venera. Quando l’orologio segna le 13, l’ellisse luminosa si trova vicina alle due rette rosse e sarà delimitata da esse a metà aprile. È, questo, uno dei quattro giorni dell’anno in cui il mezzogiorno locale coincide con le dodici segnate dall’orologio, ovviamente le tredici con l’ora legale. Oltre al giorno di Natale, le altre due date sono a metà giugno e a fine agosto.
Aprile nella meridiana: quattro punti speciali nell’analemma
Nel grafico dell’analemma, a forma di otto rovesciato, si notano quattro punti in cui viene intersecata la retta meridiana, nera al centro della lastra di marmo: oltre i due estremi relativi ai solstizi (solstizio d’estate dentro la Cappella di Santa Venera e quello invernale vicino alla sacrestia), gli altri due punti si trovano vicini agli equinozi. A metà aprile il raggio solare, dirigendosi verso sud, si trova tra i due segni zodiacali dell’Ariete e del Toro. A fine agosto l’ellisse luminosa si trova, nel suo movimento verso nord, tra la formella del Leone e quella della Vergine. Questo punto si trova più a nord del precedente.
Nino Ortolani