Oggi la nostra rubrica, abitualmente curata dall’ing. Nino Ortolani, cambia autore. Ospitiamo infatti l’intervento del dott. Antonino Cucuccio (anche lui appassionato e grande conoscitore della meridiana di Acireale) in occasione del solstizio d’estate, lo scorso 21 giugno in Cattedrale. Egli ci parla della presenza dei due studiosi nella nostra città tra il 1838 ed il 1843, quando, ospiti del barone Michele Calì, alloggiarono in quella che adesso è la sua dimora di famiglia. Da buon medico, non perde inoltre occasione per dare qualche consiglio su come affrontare il caldo estivo.
Introduzione
Diamo il benvenuto al sole dell’estate, arriva il solstizio, inizia la nuova stagione, quella in cui la natura è al massimo della sua potenza, esplosione dell’energia vitale.
Se si fa sentire la stanchezza e spossatezza dovuta al caldo, frutta e vegetali di stagione succosi e idratanti ci fanno da integratori vitaminici al naturale anti stanchezza.
Bere almeno un litro e mezzo di acqua naturale dal normale acquedotto (ricca di sali minerali).
Sartorius e Peters in Sicilia
A metà settembre del 1838, il geologo Wolfang von Sartorius, Barone di Waltershausen, accompagnato dal venticinquenne Christian H. Friederick Peters, astronomo e geografo da Flensburg (Danimarca), intraprese un viaggio in Sicilia.
Il giovane danese aveva conosciuto Sartorius a Göttingen, dove entrambi erano allievi di Gauss (matematico e fisico). Il prof. Gauss era direttore dell’Osservatorio Astronomico.
I due scienziati chiamati “i chierici vaganti” nel libro del prof. Alberghina, o “i due astronomi” nel romanzo del prof. Vanni Ronsisvalle, viaggiarono e lavorarono in Sicilia e sull’Etna per dei rilievi scientifici. È di Sartorius la prima carta topografica dell’Etna redatta nell’800 con i mezzi a quel tempo a disposizione e a tutt’oggi valida.
Nel 1841 costruiscono la meridiana di Catania
Nel 1841 li abbiamo a Catania per la costruzione della meridiana di San Nicolò e qui furono contattati dal Capitolo dei Canonici e dai Giurati acesi per la costruzione di una meridiana ad Aci.
Sartorius venne ben cinque volte in Sicilia e in uno di questi viaggi fu ospite del barone Michele Calì di San Carlo nella sua casa, successivamente acquistata dal cav. Martino Fiorini in via Fiorini.
Il barone Sartorius era tutto preso dalle sue misure magneto-topografiche sul vulcano e lasciò al Peters la scelta di rispondere positivamente o meno all’invito degli acesi (era il 1842).
Peters intervallò il suo lavoro per la meridiana di Aci a quello di accompagnatore del barone Sartorius in giro per l’Etna e i paesi pedemontani.
Peters e Sartorius ad Acireale: nel 1843 viene inaugurata la meridiana
Peters e Sartorius furono insieme ad Acireale nel dicembre del 1842, dopo di che cessarono, dopo quattro anni, la loro collaborazione scientifica e si separarono nell’aprile del 1843.
A maggio Peters tornò ad Acireale dopo un viaggio a Napoli e il 12 luglio finì la sua opera della meridiana di Aci, e fu pagato con cento onze, un pacco di paste di mandorla e una lettera di ringraziamento della commissione a firma del barone di San Carlo e di Leonardo Fuccio.
Lo scultore catanese Carlo Calì lavorò per la meridiana, la parte tecnica fu affidata all’ing. Angelo Fichera Rapisarda, i disegni zodiacali sono del pittore pistoiese Giovanni Francesco Boccaccini.
Peters consegnando il lavoro ultimato ai “signori di Acireale”, dichiarò il suo obiettivo: “Fare un bene al paese siculo… donando all’opera ogni esattezza possibile”.
Nel 1865 a Monte Frumento delle Concazze (Etna nord) abbiamo la formazione di una bocca eruttiva con emissione di cenere e un terremoto, successivamente si formarono sette conetti vulcanici a bottoniera, che furono intitolati a Sartorius, a quell’epoca ancora vivente.
Antonino Cucuccio