Adam fecit – 7 / Le fasi lunari e la faccia nascosta della Luna

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Ci troviamo ormai a primavera inoltrata (ma solo astronomicamente, perché dal punto di vista climatico sembriamo proprio in un’altra stagione), e nell’attesa del solstizio d’estate, il nostro amico ing. Ortolani torna a parlare del percorso della Luna attorno alla Terra, per illustrarci le “fasi lunari”, in maniera semplice e simpatica, traendo spunto dalla recente osservazione fatta da un satellite artificiale cinese, che è riuscito a fotografare la faccia nascosta della Luna.

La faccia nascosta della Luna. Sullo sfondo, si vede la Terra

“Gobba a ponente Luna crescente”. Tutti i bambini hanno visto la “gobba” della Luna, pochi sanno delle quattro fasi e del suo movimento attorno alla Terra. Le nuove generazioni, cresciute con la tecnologia digitale, hanno difficoltà a sapere l’ora guardando un orologio con le lancette, figuriamoci a guardare il cielo e distinguere una stella da un pianeta.

La Luna, offrendo a noi sempre la stessa faccia, compie un giro completo in senso antiorario in meno di un mese. Da questo ne consegue che ogni giorno si sposta di circa dodici gradi a est rispetto alle stelle del giorno precedente, sorgendo quasi cinquanta minuti dopo.

1) “Luna nuova” si ha quando essa si trova tra il Sole e la Terra. In questo caso risulta invisibile e si potrebbe avere l’eclisse di Sole; ciò si verificherebbe se i centri dei tre corpi risultassero allineati. Se, in questa fase, un satellite si trovasse tra il Sole e la Luna, vedrebbe l’altra sua faccia illuminata e la Terra sullo sfondo. Ciò è avvenuto agli inizi di quest’anno quando il satellite cinese Longjiang 2 ha fotografato la faccia nascosta della Luna ben illuminata, con la Terra molto piccola sullo sfondo, perfettamente riconoscibile per il suo colore azzurro.

Dall’indomani, poco dopo il tramonto, è possibile vedere una falce luminosa che va ogni giorno crescendo volgendo la “gobba a ponente”. Se tenendo con il braccio sinistro una palla si oscura il Sole e si fa ruotare il braccio, sempre disteso, di un angolo retto si vedrà illuminata la mezza parte destra della palla.

2) Passata una settimana, si ha il “Primo quarto”. In questa fase mentre il Sole è al tramonto, cioè verso le sei del pomeriggio, la Luna “culmina” ovvero si trova alla massima altezza sull’orizzonte. In questa circostanza Aristarco, trovandosi la Terra su un vertice di un triangolo rettangolo e gli altri due corpi nei rimanenti estremi, ha potuto determinare le distanze del nostro pianeta dal Sole e dalla Luna.

3) Nel suo percorso attorno alla Terra, crescendo sempre più, la Luna si appresta a diventare “Piena”. Ciò avviene quando essa si posiziona dalla parte opposta rispetto alla Terra;  e se i centri dei tre corpi risultano allineati si avrà la “eclisse di Luna”. Ciò si è verificato nel luglio dell’anno scorso quando, subito dopo il tramonto, si è vista la Luna prima lentamente scomparire dentro l’ombra proiettata dalla Terra, quindi diventare di colore rosso sangue. Nei pressi del nostro satellite si trovava Marte e, di seguito lungo l’eclittica, Giove, Saturno e, pronto per tramontare, Venere. Ognuno di questi pianeti si trovava in una costellazione dello Zodiaco. Se questa fase di “Luna piena” fosse avvenuta qualche settimana prima, cioè in corrispondenza del solstizio d’estate quando il Sole è nel Cancro, il nostro satellite si sarebbe trovato nel Capricorno e il suo moto nel cielo sarebbe stato quello del Sole nel periodo natalizio, cioè sarebbe stato basso sull’orizzonte.

4) Nella fase finale “Ultimo quarto”, la Luna culmina all’alba e si vede, alto nel cielo, il mezzo disco illuminato con la gobba a levante, che via via si assottiglia col passare dei giorni fino a scomparire quando, completato il ciclo, comincia la fase della “Luna nuova”. I contadini sanno che in questi giorni di “Luna calante”, a seconda delle stagioni, nella campagna non vanno fatti tanti lavori come la potatura, gli innesti, ecc. Allo stesso modo i marinai guardano costantemente la Luna, per regolarsi sulle condizioni meteorologiche.

Nino Ortolani

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