“Adotta una famiglia di profughi iracheni!” Campagna di gemellaggi lanciata dalla Caritas Italiana

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Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, con una famiglia di profughi iracheni

La Caritas italiana ha lanciato una campagna di gemellaggi e tre progetti per l’accoglienza dei profughi iracheni. Lo rende noto un comunicato stampa, in data 24 ottobre, della Cei (Conferenza Episcopale Italiana), di cui riportiamo il testo.

“Gli ultimi avvenimenti, soprattutto in Iraq e in Siria, sono molto preoccupanti. Assistiamo ad un fenomeno di terrorismo di dimensioni prima inimmaginabili. Tanti nostri fratelli sono perseguitati e hanno dovuto lasciare le loro case anche in maniera brutale. Vorremmo dare il maggiore aiuto possibile alle comunità cristiane per sostenere la loro permanenza nella regione. Non possiamo rassegnarci a pensare al Medio Oriente senza i cristiani…”.

Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, con una famiglia di profughi iracheni
Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, con una famiglia di profughi iracheni

Le parole di Papa Francesco trovano riscontro anche negli incontri che una delegazione della Conferenza Episcopale Italiana – guidata dal Segretario generale, Mons. Nunzio Galantino – ha avuto visitando la scorsa settimana i campi profughi a Erbil, nel Kurdistan iracheno.

Insieme alla riconoscenza sia per il milione di euro messo a disposizione dalla CEI per la prima emergenza che per i 2 milioni e trecentomila euro destinati alla costruzione di un’Università cattolica – entrambi stanziati dai fondi otto per mille – i Vescovi locali hanno chiesto di avviare una collaborazione a più lunga scadenza.

Caritas Italiana si è così fatta promotrice di alcune proposte concrete, su cui si chiede alle famiglie, alle parrocchie e alle diocesi di convergere, per quanto sarà loro possibile.

La prima (denominata “Progetto Famiglia”) riguarda la realizzazione di gemellaggi con famiglie di profughi, finalizzati ad assicurare un minimo dignitoso a una famiglia di 5 persone. Ci si può impegnare per un mese (140 euro), per un trimestre (420 euro), per un semestre (840 euro) o per un anno (1.680 euro).

La seconda (“Progetto Casa”) concerne l’acquisto di 150 container per l’alloggio di altrettante famiglie. In questo caso, il costo è di 3.140 euro per unità.

Infine, la terza iniziativa (“Progetto Scuola”) riguarda l’acquisto di 6 autobus per il trasporto dei bambini in 8 scuole a Erbil e a Dahuk: ogni pullman costa 40.720 euro.

Per sostenere gli interventi, le offerte vanno inviate a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013, specificando nella causale: GEMELLAGGI L’IRAQ / Progetto FAMIGLIA (oppure CASA oppure SCUOLA) .

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
  • Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
  • On line su www.caritas.it

 

 

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