I cambiamenti climatici e il loro impatto sull’agricoltura sono al centro dell’interesse del Progetto EauSIRIS. In particolare, Tunisia e Italia collaboreranno per trovare dei nuovi approcci di adattamento dell’agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici. Nei giorni 24 e 25 gennaio si sono tenuti presso l’Università di Catania degli incontri per presentare il nuovo progetto del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020.
Progetto EauSIRIS / Lo scenario
La situazione del settore agricolo in Tunisia e in Sicilia è particolarmente difficile a causa dei cambiamenti climatici in corso. Problemi come la siccità e il degrado del suolo rendono sempre più complessa la produzione agricola, che rischia di perdere in quantità e qualità. Inoltre, la forte dipendenza del settore agricolo dai combustibili fossili impatta il settore anche dal punto di vista economico e dalla sua impronta di carbonio. L’interesse del Progetto EauSIRIS è quindi quello di trovare delle soluzioni sostenibili per risolvere questi problemi.
Tra i vari partner del progetto, 4 istituzioni tunisine e 4 italiane. Nello specifico: il Consorzio di tutela Arancia di Ribera DOP; la CREA (Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura) di Acireale; il DICAR (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania) e il Consorzio di Bonifica di Ragusa; il MEDREC (Centro Mediterraneo per le Energie Rinnovabili); l’ESIM (Scuola Superiore d’Ingegneria di Medjez el Beb); l’IRA (Istituto per le Regioni Aride) di Medenine e il DG ACTA del Ministero dell’Agricoltura Tunisino.
Progetto EauSIRIS / L’approccio innovativo
Durante gli incontri avvenuti presso l’Università di Catania, è stato presentato il progetto “EauSIRIS – Nuova strategia di gestione dell’acqua e del suolo e attuazione di tecnologie verdi per un’agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici”. Nel corso della prima giornata, i diversi partner pubblici e privati si sono confrontati sugli obiettivi strategici e le attività scientifiche proposte. Successivamente, il 25 gennaio, vari esperti hanno presentato i nuovi approcci nel programma del Progetto. In particolare, l’obiettivo è quello di sensibilizzare sulla sostenibilità delle risorse idriche, con tecniche di irrigazione e monitoraggio innovative nel settore dell’agrumicoltura.
L’approccio che il Programma vuole seguire è “dal basso verso l’alto”, ovvero eseguire delle modifiche su piccola scala per ottenere effetti su larga scala. Seguendo la filosofia Acqua-Energia-Cibo, l’obiettivo sarà quello di garantire la sicurezza idrica, ridurre il degrado del suolo e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. I risultati garantiranno la raccolta anche in periodi di siccità e permetteranno di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Inizialmente le azioni riguarderanno i bacini idrici delle colline di Biserta e Ragusa. In queste aree saranno realizzate importanti opere infrastrutturali come l’installazione di impianti fotovoltaici galleggianti e apparecchiature di monitoraggio ambientale. Successivamente, verranno create tre aziende agricole dimostrative in cui gli agricoltori verranno formati sulle buone pratiche e le strategie del Progetto. Queste tre aziende saranno locate in Nabeul, Mahdia e Agrigento.
Milena Landriscina