Di grande interesse il 26° Convegno internazionale dell’Aifo a Pompei, sul tema “Costruire fratellanza”, moderato da Giampiero Griffo. Un centinaio i partecipanti, tra cui un gruppetto di Acireale con il referente, prof. Giuseppe Vicari.
Singolare la mostra fotografica itinerante, nella sala convegni:“Diritti accessibili: sviluppo inclusivo per persone disabili”.
Dopo l’omaggio a Raoul Follereau, il dott. Franco Colizzi disserta su “Costruire fratellanza”, discorso imperniato sulla giustizia sociale; evoca i poeti Francesco d’Assisi, Ungaretti e Leopardi e i testimoni Gandhi, Nelson Mandela e la giovane Malàra.
Dopo un excursus sulla “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” del 1948, ha citato papa Francesco: gli esseri umani, nati liberi ed eguali in dignità e diritti, sono dotati di ragione e coscienza, di spirito di fratellanza universale. Pressante, l’invito a unirsi, dialogare con associazioni impegnate nello sviluppo inclusivo, in spirito di comunità, basato sulle persone e non sul denaro: fratellanza dentro un mondo liquido.
Densi di vivacità gli intermezzi: empatico quello sulla nuova teologia dell’amore: senza perder tempo a giudicare, costruire e guardare più in alto. Di grande effetto, due video, “Progetto salute mentale in Cina” e l’eccellente “Lampedusa 2015” del fotoreporter Marcello Carrozzo.
Gli interventi successivi vertono su problematiche particolari. Il dott. Martinho Nhanca e Stefano Simoni analizzano, il primo, la lotta alla lebbra nell’ospedale di Cumura in Guinea Bissau e l’esigenza di sostenere la scolarizzazione di bambini; il secondo, l’esperienza Aifo in Brasile, ampliando contatti con le Ong.
Profonda la relazione del prof. Ambrogio Bongiovanni su “Dialogo interreligioso, diritti umani e costruzione della pace”. Altrettanto ricca di notizie circostanziate su torture inaudite e abusi sessuali, quella dell’africano don Mussiè Zerai sui profughi dell’Eritrea.
D’impronta scientifica l’articolato discorso della dott. Matilde Leonardi circa la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e il dovere d’inclusione; incredibili i paragoni per le aspettative di vita: in Angola, 38 anni, mentre in Europa, 89 anni.
Di rilievo il modello bio-psico-sociale dell’O M S, con le modalità attraverso cui la società dà l’accesso e il godimento di beni e di servizi: si evince il conseguimento di buoni risultati, attraverso la fratellanza.
Il prof. Brunetto Salvarani, parlando dell’educazione al dialogo e alla speranza, sprona al cambiamento di mentalità, per ritornare “umani”. Questo concetto è stato ripreso dal vescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo, nel suo saluto.
A conclusione, un vivace intervento del giovane Mauro Pisano sul viaggio Aifo in India; la presidente, dott. Mariella Pisano, dopo i ringraziamenti, Pompei /dà appuntamento per la settimana di vacanza-studio in Calabria.
Anna Bella