La settimana di Campo Aifo sulla costa amalfitana, a Piano di Sorrento, alla “Ripetta”, organizzata da Generoso Scicchitano, è stata un’esperienza molto intensa, sia per la bellezza dei luoghi visitati – in particolare, gli scavi archeologici di Stabia, il sottosuolo di Napoli, il museo della Cappella Sansevero con il capolavoro del Cristo velato – sia per gli incontri con personaggi impegnati nella realizzazione di progetti sociali, ispirati alla fede cristiana, all’amore per il creato, alla poesia di Raoul Follereau.
Eccezionale, l’incontro con don Alex Zanotelli sulla realtà quotidiana di Napoli, del rione Sanità e in genere della Campania, all’ombra malefica della camorra; particolareggiata storia della sua strenua lotta, per orientare la gente verso il bene, con illustrazione di iniziative e relativi episodi significativi, che ci hanno incantato. Sua testimonianza: ” Dono la mia pensione, vivo di offerte”.
Drammatica e complessa, a Casal di Principe, la testimonianza di Peppe Pagano, capo della cooperativa imprenditoriale: nella sua gioventù episodi di odio camorristico, paradossi; amici morti ammazzati, dai 17 ai 30 anni, 77 morti. Munito di laurea universitaria, spinto dal desiderio di cooperazione sociale, aiutato dalla madre, mette su una cooperativa imprenditoriale per ragazzi difficili, da far entrare nel mondo del lavoro: far rifiorire la propria terra attraverso l’operazione, nella terra dei fuochi, di beni confiscati alla nuova camorra, 15 ettari di vigneti e alberi da frutto, nella diocesi di Aversa.
Interessante visita a Caserta alla “Casa Rut”, con sette suore samaritane. Suor Assunta e un’ospite rumena ci parlano dei problemi di ragazze in situazioni di grave sofferenza, alcune con bambini piccoli, che vogliono con sé. “ Si rinasce lavorando in laboratorio per articoli casalinghi, pubblicizzati su Internet.
Ad arricchire il Campo, un incontro con Gino Gravina sulla battaglia della lebbra e contro le lebbre: miseria, fame, vigliaccherie, ispirandosi alla grande rivoluzione di Follereau, con l’obiettivo di ricostruire con i giovani la realtà, inserendoli nel servizio sociale e formandoli a guardare agli altri, prima che a se stessi. In rilievo, i conflitti negli Stati per diritti democratici, specie la questione palestinese. Sulla problematica degli ultimi, in Mozambico, nuove forme di cooperazione allo sviluppo: “partire dalla base”, richiedendone i bisogni.
Il presidente Antonio Lissoni, nel concludere il Campo Aifo, mette in luce la ”persona”; in secondo luogo, il metodo per “studiare e rafforzare le comunità locali e farne nascere di nuove”.
Ci informa di novità sui finanziamenti, tra i quali il progetto, finanziato dal ministero, in Guinea Bissau: cooperative che diano possibilità di lavoro ai giovani e a chi ritorna dall’esperienza di migrante. Posti di lavoro in Libia. In Brasile, programmi sulla salute, interventi chirurgici per ex malati di lebbra. In primo piano, la riabilitazione.
Anna Bella