Aiuto alla Chiesa che Soffre – Italia (ACS-Italia) quest’anno festeggia San Giuseppe con la realizzazione di una nuova chiesa a lui dedicata in Ghana, nella diocesi di Goaso. Quest’ultima comprende 25 parrocchie con 60 sacerdoti.
Il vescovo mons. Peter Kwaku Atuahene, – informa una nota di ACS – ha presentato alla Fondazione pontificia un piano per la costruzione di un luogo di culto ad Acherensua. “Un’area povera rappresenta sempre un luogo adeguato per il culto e per la celebrazione dei sacramenti”, afferma mons. Atuahene, il quale ha ideato il progetto per sostenere l’evangelizzazione “nelle parrocchie e nei luoghi più remoti della diocesi. Acherensua, un piccolo villaggio, è una di tali aree”.
Nel centro abitato vivono 385 fedeli, l’80% dei quali giovani, prevalentemente dediti alle attività agricole. La produzione di cibo è insufficiente, e ciò contribuisce alla malnutrizione di molti cattolici. Malaria, verme di Guinea e altre malattie causate dalla pessima qualità dell’acqua sono molto diffuse. Mancano inoltre elettricità e strutture scolastiche adeguate. “Nonostante questi problemi abbiano minato la vita socio-economica degli abitanti, Acherensua ha una comunità cattolica vivace e dinamica”, nota il prelato.
Mons. Atuahene racconta che finora i fedeli non hanno avuto un vero e proprio luogo di culto, e la diocesi, d’intesa con le autorità scolastiche, ha sopperito con l’utilizzo di un’aula destinata all’insegnamento. Questo spazio, concepito per accogliere 40 persone, non è sufficiente per tutti i fedeli, specie in occasione delle celebrazioni festive. Di conseguenza le messe vengono celebrate all’aperto, clima permettendo.
Con contributi propri e grazie allo spirito comunitario i fedeli sono stati in grado di acquistare un terreno in vista della costruzione della chiesa da dedicare a San Giuseppe. La comunità cattolica, clero e fedeli, ha tuttavia esaurito i fondi, e considerando il basso reddito degli abitanti di Acherensua “per completare l’edificio occorrerebbe un decennio”, ha aggiunto il vescovo. Per questi motivi, a pochi giorni dalla ricorrenza di San Giuseppe, ACS–Italia si rivolge alla comunità italiana, per chiedere sostegno per i 385 fedeli cattolici ghanesi che vogliono dirci come “non di solo pane vivrà l’uomo”.