La Rotary foundation ha offerto una borsa di studio di 30mila dollari per finanziare un anno di ricerca su comunicazione e tecnologie di formazione a distanza in contesto carcerario. A usufruire di questa borsa di studio – informa un comunicato dello stesso sodalizio- sarà un giovane dottorato di ricerca dell’Università di Catania, il dott. Giuseppe Pillera, che per un anno studierà presso l’Università di Siviglia.« Il progetto – spiega il dott. Pillera – prevede la comparazione tra modelli sperimentali spagnolo e italiano e l’elaborazione di un nuovo modello da applicare in due regioni mediterranee: l’Andalusia e la Sicilia». Il progetto si inserisce nell’ambito di un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Giustizia volto ad incrementare le attività formative nelle carceri al fine di favorire il reinserimento lavorativo dei detenuti.
La notizia è stata ufficializzata nel Municipio di Giarre, dal presidente del Rotary club di Giarre riviera ionico-etnea, Mario C. Cavallaro, che ha riferito la
comunicazione data dal Governatore del Distretto Rotariano Sicilia-Malta, Maurizio Triscari. «Il Rotary international – spiega il presidente Cavallaro – è impegnato su più fronti per fini sociali. Il progetto “Polio Plus” assorbe una parte considerevole delle risorse della Rotary Foundation, ma ormai l’obiettivo finale è stato quasi raggiunto. Mancano all’appello solamente 3 stati per considerare debellata a livello planetario la poliomelite. Gli ultimi focolai resistono esclusivamente nelle zone di guerra dove i volontari rotariani non possono svolgere il proprio servizio .In abito locale il Club di Giarre svolge la propria attività a fianco dei giovani nelle scuole e a difese delle fasce deboli della popolazione come gli anziani».
Il dott. Giuseppe Pillera, originario di Fiumefreddo di Sicilia, si è laureato a Bologna in comunicazione, è dottore di ricerca in Fondamenti e metodi dei processi formativi presso il dipartimento di Scienza della Formazione dell’Università di Catania ove collabora con la prof.Marinella Tomarchio in un laboratorio di didattica.
La prof. Tomarchio è presidente del Centro studi “Paolo Borsellino”, ente che ha un accordo con il Miur per la creazione di un osservatorio sulle scuole carcerarie e gli istituti penitenziari minorili.