“Il 70 per cento delle malattie infettive proviene dal serbatoio animale, sono zoonosi (cioè che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo) o sono trasmesse da vettori. Noi veterinari eroghiamo attività vitali di prevenzione finalizzate alla lotta alle zoonosi e alla sicurezza alimentare”.
Parla da Palermo Gaetano Penocchio, presidente della federazione nazionale ordine veterinari italiani. L’occasione è un convegno aperto alla città e ospitato nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni. Un incontro dedicato alla sicurezza alimentare e alla prevenzione della corruzione. All’incontro è intervenuto anche il procuratore della Repubblica aggiunto di Palermo, Vittorio Teresi. “Bisogna riappropriarsi dell’etica in tutte le professioni – ha detto Teresi -. Di fronte all’aspettativa di un facile guadagno e ad un piano economico della convenienza, spesso l’etica ha la peggio. Bisogna rendere meno conveniente il crimine e la corruzione. Deve essere chiara la consapevolezza che uno Stato serio lavora per recuperare tutto il maltolto. È necessario modificare il sistema della prescrizione dei reati. Le denunce sono rare e spesso si scoprono reati di corruzione accaduti alcuni anni prima”.
I medici veterinari, però sono tutti d’accordo: la sicurezza alimentare passa dalla prevenzione della corruzione. Ed il convegno di oggi ha messo in luce di quanto siano estesi i fenomeni di corruzione e inquinamento mafioso nel mondo della zootecnia e nella filiera agroalimentare, documentati dalle indagini della magistratura.
Non a caso la Direzione nazionale antimafia ha istituito uno specifico ambito di lavoro su questo delicato versante. È un giro di affari illeciti rilevante che può contare sulla complicità di funzionari, amministratori pubblici e professionisti e in cui si dispiega la straordinaria capacità delle mafie di adeguare il proprio modo di agire ai nuovi contesti socio economici affiancando alle tradizionali forme di intimidazione violenta più sfuggenti relazioni di convenienza reciproca. Soprattutto nel Mezzogiorno più esposto al ricatto dei poteri mafiosi.
“Oggi più che mai c’è bisogno di confrontarsi sulla legalità – ha detto Gaetano Penocchio -. La Fnovi in tutta Italia è testimone di una medicina veterinaria pubblica e privata che non conosce compromessi o scorciatoie e sa confrontarsi sulla legalità. La salute dei cittadini è al primo posto nell’attività’ di tanti medici veterinari che ogni giorno svolgono con coscienza il proprio lavoro”.
C.d.G.