Allerta caldo a Catania / Incendi e danni tra cause e prospettive allarmanti

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L’allerta caldo che ha colpito la città di Catania e la regione circostante ha causato incendi, danneggiamenti e sollevato preoccupazioni sulle prospettive climatiche future. Le temperature estreme hanno raggiunto livelli senza precedenti, con picchi intorno ai 50°C, mettendo a dura prova l’ecosistema locale e la resilienza delle comunità. Nella giornata del 25 Luglio 2023, numerosi incendi boschivi sono divampati in diverse aree della provincia di Catania. Le fiamme hanno distrutto vaste aree di vegetazione, mettendo a rischio la fauna selvatica e l’habitat naturale. Oltre alle risorse naturali, gli incendi hanno minacciato anche le infrastrutture e le abitazioni nelle zone colpite.

Gli incendi hanno inoltre creato una coltre di fumo che ha reso l’aria irrespirabile e ha compromesso la salute di molti residenti. Le squadre di soccorso e i vigili del fuoco hanno fatto il possibile per contenere le fiamme e proteggere le comunità locali. Tuttavia, la sfida è stata più difficile a causa delle temperature record e dal forte vento che ha provocato la diffusione delle fiamme. Particolarmente colpiti dai roghi sono stati i comuni di Pedara, Tarderia, Nicolosi, Trecastagni, Giarre, Riposto, Acireale, Valverde e Aci Catena, decine le abitazioni evacuate. Le fiamme hanno inoltre reso difficile il transito nelle autostrade e si sono formate lunghe code che hanno bloccato la viabilità per alcune ore.

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Allerta caldo a Catania: assenza di prevenzione e carenza di personale

Tali eventi hanno messo in luce una preoccupante mancanza di risorse e interventi tempestivi da parte delle autorità competenti. I vigili del fuoco e la guardia forestale si sono trovati in netta inferiorità numerica rispetto all’entità dell’emergenza. Inoltre, la carenza di mezzi aerei, come i Canadair, ha reso ancora più difficile il controllo e l’estinzione degli incendi. Questi sono stati scarsamente disponibili durante l’emergenza, con ben 6 Canadair andati in avaria nella giornata del 25 Luglio, lasciando i vigili del fuoco a combattere le fiamme con risorse limitate.

Ci sono numerose testimonianze di persone che, trovando difficoltà a contattare i soccorsi e persa ogni speranza di intervento da parte delle autorità, si sono trovate costrette a salvarsi da sole, cercando in qualunque modo di spegnere le fiamme. “Non è possibile che, in una terra come la Sicilia e in estati che si sanno già essere così torride, il personale dei pompieri sia in numero così ridotto. Noi ci siamo salvati da soli.” Dice Emanuela Busà, titolare dell’agriturismo Galea, una delle zone rase al suolo dagli incendi.

Ma il problema non sta solo nel numero ridotto di operai forestali coinvolti, ma anche nell’elevata età media di questi lavoratori, che supera i 60 anni, e nei molti mezzi obsoleti utilizzati, con oltre 30 anni di servizio. Questi fattori incidono negativamente sull’efficienza durante gli incendi, e la mancanza di assunzioni di giovani contribuisce all’invecchiamento del personale. Con il personale forestale e dei vigili del fuoco in diminuzione, sorge la preoccupazione sulla capacità di affrontare futuri incendi e proteggere il prezioso ambiente boschivo della nostra isola. È indispensabile un maggiore investimento nella formazione e nell’equipaggiamento delle squadre di guardia forestale, nonché un incremento delle risorse aeree come i Canadair, per garantire una risposta tempestiva ed efficace in caso di incendi boschivi.

Allerta caldo a Catania: carenza di luce e acqua

Un ulteriore problema che Catania si è trovata ad affrontare negli ultimi giorni a causa del caldo è la carenza di energia elettrica e acqua. Numerosi residenti si trovano senza luce, rendendo ancora più difficile affrontare le alte temperature e garantire il benessere delle persone, in particolare dei gruppi più vulnerabili come anziani e bambini. La Sidra, società che gestisce il servizio idrico a Catania, aveva comunicato già venerdì 21 Luglio che a causa della mancanza di energia elettrica i loro impianti di produzione non erano in funzione. La E-distribuzione ha comunicato che la cause dei disservizi sarebbe il forte caldo.

La temperatura dell’asfalto delle strade è rovente, sfiorando, ormai da alcune settimane, i 50 gradi. Questo, se aggiunto alla forte umidità, non consente la corretta dissipazione del calore con conseguente danneggiamento dei cavi interrati”. Negli ultimi giorni sono stati rilevati 99 guasti dei giunti elettrici sotterranei, con quattro cittadini su cinque rimasti senza acqua né luce. La presidente Di Dio suggerisce che le misure appropriate devono partire dai lavori alle linee elettriche. “C’è una inadeguata rete di distribuzione dell’energia su cui non sono stati fatti i necessari interventi di modernizzazione negli ultimi 15 anni e forse più”.

Allerta caldo a Catania: prospettive climatiche preoccupanti

Tutti questi sono tutti sintomi di un clima in rapida trasformazione. Secondo il rapporto dell’IPCC (Intergovernmental panel on climate change) di Marzo 2023, l’aerea mediterranea si è riscaldata e continuerà a riscaldarsi maggiormente della media globale. La regione diventerà più arida mentre in alcune aree le precipitazioni estreme aumenteranno, e livello del mare aumenterà seguendo l’aumento del valore medio globale. Vincenzo Piccione, già docente di Discipline ecologiche applicate presso le Università di Catania e Reggio Calabria, sostiene che entro il 2030 tre quarti della Sicilia saranno a rischio desertificazione e la qualità del suolo sarà compromessa.

Il famoso meteorologo Luca Mercalli al riguardo ha detto: “Nell’ipotesi peggiore, con l’assenza di controllo delle emissioni in Sicilia, si avrebbero +2.1 °C in estate e +1.6/1.7 °C nelle altre stagioni. Ciò equivarrebbe a trasformare la temperatura media estiva di Catania, attualmente di 24,5 °C come quella rispettiva di Tunisi (26,5 °C). All’aumento medio della temperatura farà seguito anche un incremento delle temperature estreme, che potrebbero oltrepassare frequentemente i 45 °C con picchi attorno a 50 °C”.

Allerta caldo a Catania: impegno collettivo per un futuro sostenibile

A Catania sono già stati organizzati eventi e iniziative per parlare delle possibili soluzioni per contrastare il cambiamento climatico. Ma mentre i governi e le organizzazioni internazionali si adoperano per trovare soluzioni a lungo termine, è fondamentale che anche noi, come cittadini responsabili, assumiamo un ruolo attivo nella lotta contro il cambiamento climatico. Ci sono alcune azioni che ognuno di noi può intraprendere per contribuire a fermare il riscaldamento globale. Innanzitutto ridurre le emissioni di gas serra e il consumo energetico nelle nostre case, promuovere l’energia rinnovabile e ridurre lo spreco di risorse.

Riciclare correttamente i rifiuti garantisce maggiore sostenibilità all’ambiente, sostenere la sensibilizzazione e l’attivismo, diffondere conoscenza sui cambiamenti climatici e sulle loro conseguenze, coinvolgendo amici, familiari e comunità, partecipare a iniziative locali o globali, marce per il clima e campagne di sensibilizzazione può aiutare a mettere pressione sui leader politici e a promuovere politiche ambientali più ambiziose. L’allerta caldo a Catania è un segnale di avvertimento che non possiamo ignorare. Il cambiamento climatico è una realtà che sta già avendo impatti significativi sul nostro pianeta e sulle nostre comunità. È responsabilità di tutti agire rapidamente e con determinazione per mitigare gli effetti negativi e proteggere il nostro ambiente. Solo così potremo garantire un futuro sicuro e sostenibile per Catania e per tutto il mondo.

                                      Ottavia Pressato

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