Alla fine delle attività di alternanza scuola-lavoro svoltesi presso la nostra redazione con gli alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Gulli e Pennisi” (Liceo Classico di Acireale e Liceo Scientifico di Aci Bonaccorsi), abbiamo chiesto agli allievi di scrivere brevemente qualcosa, registrando le loro impressioni su come hanno vissuto questa esperienza: se la ritengono utile, se pensano di avere acquisito delle competenze, se potrebbe aprir loro qualche prospettiva per il futuro, ecc…
Eugenia Castorina, del Liceo classico di Acireale, facendosi anche portavoce dei suoi colleghi d’istituto, scrive:
“Anche quest’anno gli alunni del Liceo classico di Acireale hanno partecipato all’alternanza scuola-lavoro nell’ambito del giornalismo presso la redazione de “La Voce dell’Jonio”.
L’alternanza ha previsto un percorso formativo all’interno del mondo del giornalismo, facendo capire i meccanismi del mestiere e l’importanza della figura del giornalista nella trasmissione delle notizie. Apprendisti sono stati i ragazzi che si sono cimentati nella stesura e nella pubblicazione di alcuni articoli online sui temi che sentivano più vicini a loro.
Ma nonostante l’aspetto positivo, un’esperienza e un sapere in più nel bagaglio culturale, continuano a sentirsi delle lamentele: orario scomodo che costringe i ragazzi a fare tutto in fretta dopo l’uscita dalla scuola, non avere il tempo di staccare la spina dopo cinque ore scolastiche, e precipitarsi alla sede con il pranzo ancora sullo stomaco. Per non parlare poi del fatto che si tratta comunque di due ore rubate allo studio che sono vitali specialmente per uno studente di liceo.
Ad ogni modo le competenze acquisite un domani torneranno utili ai ragazzi. Qualcuno magari potrebbe scegliere di intraprendere questa professione dalle mille opportunità come carriera di vita.
Quanto alla mia esperienza personale, il mio amore per la scrittura mi ha portato a scegliere questo campo di alternanza, e una volta dentro, per quanto gli impegni scolastici hanno permesso, ho voluto scrivere anch’io. Per il mio primo articolo ufficiale, pubblicato sul sito online dopo una trepidante attesa, ho scelto un tema per me quotidiano: la scrittura. Tengo un diario segreto da quando avevo 10 anni e da allora non ho mai smesso, perché nella scrittura ho trovato la mia consolazione. La voglia di sottolineare l’importanza della scrittura e in particolare quella a mano, mi ha portato ad una fantastica esperienza. Tra i lettori del mio articolo c’è stato il vice parroco della parrocchia di Aci Sant’Antonio, il quale ha voluto invitarmi ad essere protagonista di una trasmissione radio in diretta, su Radio Tau, la loro radio parrocchiale: per me una grande soddisfazione e per i miei genitori un grande orgoglio. Trovarmi in una piccola sala, con la cuffia sulle orecchie e il microfono davanti, con persone accoglienti, in un ambiente quasi familiare, mi ha resa immensamente felice. Quindi posso solo dire grazie alla redazione di questa opportunità. Quest’estate è stata quasi una svolta; in futuro vorrei poter cimentarmi nella scrittura sempre più e pubblicare qualcosa di diverso da un articolo.”
Lucia Di Bartolo invece, a nome dei suoi compagni della 4^ A del Liceo Scientifico di Aci Bonaccorsi, ci ha detto:
“Questa esperienza di alternanza scuola-lavoro è stata molto positiva e produttiva perché ognuno ha potuto esprimere il proprio pensiero con degli articoli. Per quanto riguarda l’alternanza in generale (regolata dalla legge 107 del 2015, la cosiddetta “legge della Buona Scuola”), è un’attività obbligatoria che deve essere svolta dagli studenti iscritti alla terza, quarta e quinta superiore; i progetti possono essere svolti presso aziende, industrie e le ore di attività variano in base al corso di studi (200 ore nei licei e 400 negli istituti tecnici). L’alternanza scuola-lavoro può essere considerata un’attività positiva perché si ha un approccio con il lavoro e con il futuro, e si comprende come si organizza uno staff o un’azienda. Può essere considerata anche un fatto negativo, perché quelle ore utilizzate per l’alternanza dovrebbero essere utilizzate per lo studio o per l’attività sportiva, e perciò non avendo più tempo nell’arco della giornata… l’indomani a volte si arriva impreparati a scuola e pure non giustificati. Quindi secondo me quest’attività non sarebbe dovuta essere obbligatoria, oppure essere fatta per un numero di ore minore.”
A Lucia fa eco Federica Nastasi, della sua stessa classe, che aggiunge:
“In quest’esperienza di alternanza scuola-lavoro si sono svolte diverse attività attinenti al lavoro di giornalista, tra cui le cosiddette ‘missioni per la ricerca di idee’ per nuovi interessanti articoli e brevi lezioni su come deve esserne realizzato uno. Per certi aspetti l’ho trovata un’attività interessante, ma gli impegni scolastici erano pressanti e non hanno permesso il pieno apprezzamento di tale esperienza.”
Giudizio quindi complessivamente positivo da parte dei giovani allievi per quanto riguarda la possibilità di fare nuove esperienze e acquisire competenze diverse da quelle tradizionalmente scolastiche, ma anche negativo perché tali attività vengono viste quasi come una “imposizione” e come tempo rubato allo studio e ad altre attività.
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