In vista dell’equinozio di primavera, che si verifica quest’anno con un giorno d’anticipo rispetto alla tradizionale data del 21 marzo, gli studenti del Liceo classico “Gulli e Pennisi” e del Liceo scientifico “Archimede” di Acireale, che stanno frequentando la nostra redazione per le attività di alternanza scuola-lavoro, hanno visitato la meridiana della Cattedrale. Qui è possibile osservare, lungo il percorso del monumentale orologio astronomico, il punto toccato, nel giorno dell’equinozio, dal raggio di sole proveniente dal foro che funge da gnomone, presente nel soffitto della cappella di Santa Venera. Non essendo possibile andarci di mattina, perché gli incontri si svolgono in orario pomeridiano (extrascolastico), il docente-giornalista che li ha accompagnati ha illustrato com’è fatta la meridiana e come funziona, mostrando il punto del tracciato toccato nell’equinozio.
I giovani studenti si sono mostrati molto interessati alla meridiana stessa (che vedevano per la prima volta in maniera così ravvicinata e dettagliata), ma sono rimasti pure affascinati dalla basilica Cattedrale, dalla sua struttura, dai suoi quadri, dai suoi affreschi e dai vari elementi decorativi che la adornano. E quindi, mentre Sarah si dedicava con la sua reflex a fotografare sotto le più svariate prospettive la meridiana (ma non solo), Dario, Elisa, Gabriele, Michelangelo e Vittorio cercavano di scoprire aspetti e particolari della meridiana e di tutto ciò ove li portava la loro viva ed interessata curiosità.
Alcuni di loro hanno poi fissato per iscritto qualcuno degli elementi che li ha maggiormente attratti:
“Progettata nel 1843 da Christian Friedrich Peters, la meridiana della Cattedrale di Acireale sarà testimonianza dell’equinozio di primavera giorno 20 marzo. La meridiana è composta da tre strisce realizzate in vari marmi, tra cui il noto marmo di Carrara; inoltre ai lati sono presenti dei tasselli raffiguranti i segni dello zodiaco. Purtroppo nel corso degli anni alcuni di essi sono stati deteriorati come anche buona parte della meridiana. Nella parte centrale si trovano alcuni dati scientifici, invece nella parte finale è presente una “lapide” che riporta le misure metriche utilizzate a quei tempi come il metro francese, i piedi parigini, piedi inglesi e infine palmo siciliano e napoletano.
La sua funzione è quella di indicare il mezzogiorno astronomico mediante un foro presente sul tetto, da cui un raggio di luce illumina una zona precisa nella retta nera; durante l’anno si sposterà fino alla fine e dopo il solstizio d’inverno tornerà indietro.” (Elisa Grasso)
“Le cose che più mi hanno colpito della Meridiana di Acireale sono le diverse unità di misura segnate in essa, ed i vari danni arrecati dalla noncuranza dell’opera che ne hanno inficiato lo stato di conservazione negli anni. Era veramente così complesso capire che non erano brillanti idee far passare un camion sopra una Meridiana o costruirci un cancello sopra?” (Dario Panebianco)
“Ciò che ho trovato maggiormente interessante è la lapide marmorea posta alla fine della meridiana in cui sono riportate le cinque misure metriche utilizzate nell’Ottocento: il metro francese, il piede parigino, il piede inglese, il palmo napoletano e il palmo siciliano. Grazie a queste misure poi nasceranno le attuali misure fondamentali.” (Sarah Fortuna)
Usciti dalla Cattedrale, gli studenti hanno potuto poi ammirare la struttura architettonica – con particolare riguardo alla facciata – della basilica, caratterizzata da un insieme di vari stili. Notevole interesse ha suscitato pure la piazza del Duomo, con la basilica di San Pietro sullo sfondo e l’esterno della cappella di Santa Venera, sul cui tetto si trova il foro da cui passa il raggio di sole che permette il funzionamento della meridiana astronomica.
A.D.