Alza La Voce / Gli studenti: tra spazzatura e leadership
Apparentemente distanti, i termini “spazzatura” e “leadership” possono a nostro avviso trovare un campo comune di applicazione. A chi non è mai capitato di imbattersi in aree, disabitate e non, divenute ricettacolo di rifiuti abbandonati? Materassi, imballaggi ed elettrodomestici fuori uso conquistano spazi sempre più grandi. Basta guardarsi intorno nel nostro territorio per vedere rifiuti lungo le strade, nelle piazze, nei parchi e nei boschi. Il fenomeno, tristemente in aumento negli ultimi anni, è frutto sì di maleducazione e inciviltà. Ma non è riconducibile esclusivamente ad una questione di educazione, di mancanza di rispetto dell’ambiente o di senso civico.
Rifiuti: non solo immoralità, ma traffico illecito
Di frequente è il sintomo di vere e proprie attività illecite di quegli imprenditori che non conferiscono i rifiuti o gli scarti delle loro impresene nei centri di stoccaggio o di recupero autorizzati e smaltiscono i rifiuti sul suolo pubblico o privato.Chi abbandona i rifiuti procura un danno alla collettività, deturpando l’ambiente e causando soprattutto danni alla salute. Materiali inquinanti come batterie da auto o vernici, gettati in zone sensibili, rischiano di causare conseguenze gravissime. Inoltre i costi di bonifica sono molto elevati e ricadono su tutti. Abbandonare i rifiuti per strada è reato, si rischiano fino a 3.000 euro di multa. Ma questo non sembra essere un deterrente.
Un problema di educazione e rispetto
L’educazione all’ambiente inizia con la raccolta differenziata dei rifiuti e soprattutto col considerare che il rifiuto può trasformarsi in risorsa. Il problema della spazzatura abbandonata riguarda tutti, tutti abbiamo la responsabilità di mantenere pulite le nostre comunità. Cosa fare per combattere l’abbandono dei rifiuti? Il mezzo che i cittadini hanno a disposizione è la leadership. Solo dando il buon esempio, le persone possono influenzare positivamente il comportamento degli altri.
a cura di Simone Scandura, Fabian Arena, Gianluca Costanzo, Arianna Rapisarda, Matteo Di Mauro e Andrea Patanè