Nella sala Pinella Musumeci, in Acireale, si è tenuto un convegno sul piano di utilizzo della Timpa di Acireale. Dal 23 aprile 1999, con un decreto legislativo della Regione Sicilia, la Timpa ha assunto lo status di riserva naturale orientata. Il che ha permesso da un lato la valorizzazione paesaggistica e la tutela della fauna e della flora presenti. Dall’ altro ha fatto da volano alla sua “naturale” vocazione turistica.
In particolare tra le zone della Timpa poste sotto tutela dal decreto legislativo del 1999, abbiamo l’ area Gazzena. A tal proposito l’ assessore comunale alle Politiche ambientali, Francesca Messina, ha spiegato che “la Gazzena è un museo dell’ antico paesaggio rurale etneo. E al di là del fatto che è stata percossa da numerosi incendi, di cui l’ ultimo nel 2018, necessita di un piano di valorizzazione per quanto riguarda la sua vegetazione”.
“E’ fondamentale che ci sia un piano antincendio, un piano di riqualificazione del verde. Insieme al Servizio 11, che è l’ ente gestore, e l’ orto botanico creeremo la banca del germoplasma, perché è fondamentale mantenere il patrimonio genetico della nostra riserva”.
Esaustivo il contributo del geologo Giuseppe Filetti. “La riserva della Timpa ha un’ estensione di 225,34 acri , e necessita di opere idrogeologiche che ne contengano il dissesto. Questo è spesso causato dal concentramento delle acque meteoriche. La Timpa che dà questa configurazione tridimensionale alla città di Acireale, a causa di questa sua intrinseca e peculiare conformazione, necessita di interventi di manutenzione e prevenzione. Ciò al fine di evitare incendi e dissesti idrogeologici, questi dovuti alla presenza della faglia ibleo-maltese.
Inoltre la Regione Sicilia ha intenzione di inserire nella riserva naturale della Timpa l ‘Aci Greenway. Questa, insieme alla valorizzazione della Villa Calanna (villa che si trova lungo il percorso della riserva della Timpa), può diventare, senza dubbio, un punto di forza della nostra riserva. E, più in generale, della nostra città”.
“La valorizzazione della Timpa – ha concluso il prof.Filippo Gravagno – non è solo una priorità ambientale e\o turistica. Ma soprattutto civile, in quanto serve a dare al futuro di Acireale un passato”.
Giosuè Consoli