“Il futuro è la sola cosa di cui abbiamo bisogno”. È l’appello lanciato oggi da Piazza del Popolo a Roma da Greta Thunberg, la sedicenne attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, che in visita in questi giorni in Italia ha partecipato al “Friday for future”, i venerdì di sciopero per “salvare il pianeta” iniziati proprio da lei sotto il Parlamento svedese.
Ad attendere Greta in piazza migliaia di ragazzi, bambini e adulti, riunitisi al grido “Con Greta salviamo il pianeta”. Numerosi i cartelli e gli striscioni, ma anche piante, animali e istallazioni artistiche. Tra questi, un cartello che richiamava l’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, che ieri ha incontrato l’attivista svedese, e una scritta gigante “Help” (“Aiuto”), fatta interamente di bottiglie di plastica.
“Troppe cose che usiamo nel nostro quotidiano sono uno spreco inutile e una fonte d’inquinamento – spiegano gli organizzatori –. Per cambiare il clima è necessario cambiare le nostre abitudini prima ancora della politica”. “Una politica che, tuttavia – precisano -, oggi ci usa come propaganda elettorale e vuole strumentalizzarci, ma noi non dimentichiamo chi sono i veri responsabili di questo disastro ambientale a cui stiamo andando incontro.
Abbiamo solo 11 anni, poi la situazione non sarà più recuperabile, non abbiamo tempo di entrare nei palazzi del governo, siamo troppo piccoli, la maggior parte di noi non ha ancora nemmeno il diritto di voto.
L’unica alternativa che ci resta è quella di scioperare a oltranza, lo studio può essere recuperato, il pianeta no”. Pertanto, gridano i ragazzi, “molti ci hanno accusato di essere degli ignoranti svogliati, ma non hanno capito che vogliamo solo essere ascoltati”.
Gli interventi si sono susseguiti sotto il sole romano, fino ad arrivare a quello più atteso. Poco dopo le 13, infatti, sul palco alimentato interamente da 120 biciclette e altrettanti volontari che hanno pedalato per l’intera mattinata, è salita Greta con il suo ormai famoso cartello “Skolstrejk för klimatet” (“Sciopero scolastico per il clima”).
“Siete tanti, dovete essere orgogliosi – ha detto -. Qui ci sono ragazzi di tutte le età”. Ma, ha ammonito Greta, il nostro futuro è stato “venduto perché poche persone possano fare molti soldi. Quando ci dicono che il cielo è l’unico limite ci dicono una bugia. L’unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno è il futuro. Molti di noi lo capiranno quando sarà troppo tardi”.
Per l’attivista svedese “siamo a un bivio per l’umanità. È ora di scegliere il sentiero da prendere e invitare gli altri a seguire il nostro esempio. È un problema che accomuna tutti i Paesi. Ancora non c’è nessun cambiamento concreto in vista. Le emissioni continuano a crescere. Il nostro movimento deve continuare. Non basteranno le settimane o i mesi. Non protestiamo perché gli adulti si facciano i selfie con noi, ma perché si agisca in concreto. Non siamo noi ad aver causato questa crisi. Ci siamo solo nati in mezzo. E vediamo che le promesse che ci vengono fatte non sono rispettate”.
“Noi – ha concluso Greta Thunberg salutando le migliaia di ragazzi – continueremo a combattere per il nostro futuro e il nostro pianeta. Grazie Roma, grazie Italia!”.
Andrea Regimenti