Guardando alla finestra la fitta e battente pioggia che per diverse ore ha incessantemente trasformato le strade in fiumi, le piazze in laghi, le scale in cascate, mille pensieri hanno seguito il vortice del vento. E hanno constato la debolezza, la fragilità e l’impotenza dell’uomo, che spesso ha violentato la natura. Vedendo scorrere le immagini del violento temporale-ciclone mediterraneo che ha invaso a Catania l’ambulatorio del reparto di pediatria dell’Ospedale, l’aula magna della Facoltà di Agraria, che ha registrato quattro vittime, vien da chiedersi se ancora oggi è possibile morire a causa della pioggia.
I filmati televisivi descrivono come l’esondazione dei fiumi, il crollo dei parapetti dei ponti, abbiano causato innumerevoli danni alle famiglie, alle case, all’agricoltura, al lavoro. Il torrente, che l’uomo aveva trasformato in strada, costruendo anche capannoni e cantieri negli argini, è ora ritornato allo stato originario di corso d’acqua. Riprendendo così il disegno della conformazione naturalista del territorio che l’uomo ha violentato.
L’ambiente non si protegge con le parole, con i cortei, con le manifestazioni del bla bla, bensì adottando un comportamento di rispetto della natura, di valorizzazione, difese e custodia del creato.
Difendere il territorio è un servizio al bene comune
La progettazione dei servizi comunali dovrebbe prevedere in tempo e con priorità gli interventi costanti e capillari di pulizia delle fogne, dei tombini, dei canali e delle fosse.
Nella costruzione delle case, palazzi, scivoli, garage, è necessario prevedere le caditoie e i tubi di scarico dei tetti e delle terrazze non dovrebbero fermarsi sui marciapiedi, bensì sul fondo stradale, consentendo così ai pedoni l’uso corretto dei marciapiedi.
Il Comune dovrebbe predisporre questo intervento, ma sono ben note le difficoltà e le complessità burocratiche e sarà difficile realizzarlo. Se, invece, deliberano i singoli condòmini, potrebbe essere considerato un gesto di civiltà, che rende ogni cittadino protagonista di un servizio al bene comune.
Pur costatando che la Regione siciliana sconta un grave ritardo organizzativo, non basta scaricare tutto sullo Stato. Ogni cittadino ha il compito di fare la sua parte. E apportare il proprio contributo, prevenendo i danni futuri, rispettando l’ambiente, l’ordine e la pulizia in ogni contesto. Avere amore, conoscenza e cura della Città significa ”non aspettare che gli altri facciano quello che possiamo fare noi”.
Lo ”sviluppo sostenibile”, concetto-chiave presente nei trattati europei e cardine dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è implicito nel riferimento alle future generazioni.
La custodia del Creato
La tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, già esplicitata nell’articolo 117 della Costituzione, come uno degli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello Stato, vengono rinforzati dalle puntuali precisazioni che costituiscono un segnale di maggiore consapevolezza nell’opinione pubblica, rendendola sempre più responsabile, come sostiene anche la Fondazione Sorella Natura, che promuove, come si legge nel decalogo della “Saggia ecologia “, una specifica azione di tutela e custodia del Creato: “Non inquinare l’aria, né l’acqua, né l’aria, né la terra. Esigi che la produzione ed il progresso avvengano secondo precise linee di sviluppo sostenibile”.
Il clima sulla Terra è stato sempre in perenne mutazione per fattori naturali. Ma, dalla rivoluzione industriale ad oggi, i fattori umani l’hanno velocizzato in maniera preoccupante.
Ed il cambiamento climatico è giunto a livelli gravi per il futuro dell’umanità e dell’intero pianeta. Come dimostrano gli eventi metereologici sempre più devastanti.
In questo quadro occorre garantire una valida Educazione ambientale, aspetto significativo dell’Educazione Civica. E mettere in atto una corretta informazione, capace di superare le manifestazioni di superficialità oggi molto frequenti.
E’ in discussione alla Camera l’integrazione dell’art. 9 della Costituzione, laddove si afferma che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica” aggiungendo la formula: “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali ”.
Il servizio che la Fondazione Sorella Natura offre, anche mediante i corsi di formazione delle Guardie Ambientali Volontarie (GAV) (cell. 3382204176 – segreteria@sorellanatura.org – fondazionesorellanatura@pec.it – www.sorellanatura.it), è orientato, appunto, a mettere in azione tutti quei principi e valori che vanno proclamati nei tavoli istituzionali di Governo e di Parlamento europeo. E che non possono restare soltanto parole, auspici e buone intenzioni.
Giuseppe Adernò