Ambiente / Pari dignità per salute e pianeta?

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Antonio Diana ambiente salute pianeta

Parlare oggi di ambiente significa scegliere se assicurare ancora dignità per la nostra salute e quella del pianeta, casa comune. Ospitiamo con piacere la riflessione dell’imprenditore Antonio Diana, presidente della Fondazione Mario Diana e attivo nel settore dell’economia circolare con numerose iniziative. Il suo pensiero incarna non solo un’applicazione concreta dell’appello di Papa Francesco tramite l’Enciclica Laudato si’, ma offre spunti a tutta la cittadinanza e agli operatori di istituzioni ed economia.

Ambiente / Pari dignità per salute e pianeta?

Quest’anno celebriamo il 51° anniversario della Giornata Mondiale della Terra e lo facciamo ancora in piena pandemia. Siamo la prima generazione che ha un’idea chiara dell’impatto dei cambiamenti climatici sul nostro stile di vita, sulle nostre famiglie, sul lavoro, sulle istituzioni. E siamo anche l’ultima generazione che può agire. Lo shock provocato dai contagi e dalle morti da Covid-19 ha svegliato il mondo intero e il nostro Paese. La salvaguardia dell’ambiente naturale, la lotta all’inquinamento, l’adattamento alle variazioni climatiche sono diventati prioritari per il nostro benessere e la nostra salute.

Nel recente “Rapporto BES 2020 pubblicato dall’ISTAT sul benessere equo e sostenibile in Italia”, mi ha colpito che, nonostante un peggioramento complessivo dei fattori che definiscono la qualità della vita, sette italiani su dieci si dichiarino soddisfatti dello stato dell’ambiente in cui vivono. Tuttavia, andando nel dettaglio delle regioni osserviamo che solo il Molise raggiunge la percentuale di soddisfazione più alta del Mezzogiorno (81,2%). Mentre i residenti in Campania e in Sicilia sono i meno soddisfatti con rispettivamente il 56,4% e il 61,1%. Un livello di soddisfazione così basso per il nostro territorio è un’ulteriore spinta ad agire sulle criticità, numerose certamente, ma non prive di soluzioni e di possibilità di invertire la rotta.

Agire diventa un imperativo, ma come?

Accelerare la rivoluzione green parte da scelte personali e consapevoli. Nella mia famiglia, ad esempio, oltre ad una oculata differenziazione dei rifiuti poniamo grande attenzione quando facciamo gli acquisti a non prendere dal bancone i classici sacchetti per la spesa. 

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